Il sesso influisce positivamente non solo sulla mente, ma anche sul corpo, migliora la salute e aiuta la prevenzione di diverse malattie, infatti, è stato appurato che oltre a ridurre il rischio d’ipertensione, ictus e cardiomiopatie è un ottimo alleato del sistema immunitario.
“L’attività sessuale, in senso lato, masturbazione compresa, offre molti benefici sorprendenti per tutti gli aspetti della tua vita”, spiega Nicola Macchione, urologo e andrologo all’Ospedale San Paolo di Milano.
“Il sesso è piacevole per un fantastico compromesso evoluzionistico – spiega Macchione – . Per garantire il perpetuarsi della specie, l’utilizzo degli organi riproduttori è in grado di scatenare nel nostro corpo una serie di innumerevoli reazioni biochimiche che coinvolgono numerosi ormoni e neurotrasmettitori e che sono in grado di tradursi in sensazione di estremo piacere fisico e psichico. Questo compromesso è molto evidente nell’anatomia femminile, dove esiste un organo la cui funzione sembra essere legata esclusivamente all’induzione di piacere: la/il clitoride!”.
Il sistema immunitario
La sessualità ha molti effetti positivi sulla salute e sul sistema immunitario. “Il sesso rinforza il sistema immunitario, perché aumenta le IgA (immunoglobuline) salivari – una prima linea di difesa del nostro organismo. Aiuta a dormire meglio, riduce i problemi di emicrania e/o mal di testa”, spiega Macchione.
Il sesso ‘regala’ benessere fisico, intellettuale, emotivo e psicologico. È un toccasana per il cuore, riduce il rischio d’ipertensione, ictus e cardiomiopatie. Ma, cosa forse meno conosciuta, è un ottimo booster per il nostro sistema immunitario. Lo rafforza, proteggendoci da molte malattie.
Fare sesso rafforza il sistema immunitario
Anche l’Università Wilkes-Barrein Pennsylvania ha avuto ottimi riscontri dagli studi effettuati per capire gli effetti benefici del sesso. La ricerca, svolta su un gruppo di studenti e portata avanti dagli psicologi Carl Charnetski e Francis Brennan, ha dimostrato che fare sesso di frequente rafforza le difese immunitarie contro il raffreddore.
Ai volontari presi in esame è stata chiesta la frequenza con cui avevano rapporti sessuali, scegliendo tra 3 range:
- Meno una di volta a settimana
- Una o due volte a settimana
- Tre o più volte a settimana
Sulla base di questo parametro, i volontari sono stati poi divisi in tre gruppi, e a tutti è stato prelevato un campione di saliva, per valutare i livelli di immunoglobulina (IgA), la prima linea di difesa dell’organismo contro i virus del raffreddore.
I ricercatori hanno constatato che il gruppo da “una o due volte a settimana” presentava i livelli più alti di immunoglobulina, godendo della massima protezione dal raffreddore, rispetto ai componenti del gruppo che aveva rapporti meno frequenti, ma anche a quelli che facevano sesso più spesso. Oltre alla “prova di laboratorio”, i volontari sono stati intervistati per esaminare il loro livello di soddisfazione: sono state fatte loro domande dirette, soprattutto sulla durata della relazione che stavano vivendo, e infine è stato dedotto che i volontari con una relazione più stabile e una vita sessuale costante avevano i più alti livelli di IgA rispetto a tutti gli altri.
Il motivo è stato poi chiarito in seconda battuta da un immunologo americano, Clifford Lowell, ricercatore dell’Università della California, che ha chiarito i dubbi su questi particolari dislivelli di immunoglobuline: le persone sessualmente attive sono più esposte agli agenti infettivi rispetto a quelli che non fanno sesso, o ne fanno meno, per questo il sistema immunitario crea una maggiore risposta difensiva, producendo maggiori quantità di IgA.
Gli organi genitali
Anche la posizione degli organi genitali non è casuale: “È stata opera del processo evoluzionistico della nostra specie. Il posizionamento genitale (come così anche le sue forme) è dovuto proprio alla necessità riproduttiva. Nella posizione in cui si trovano i nostri genitali ci rendono anatomicamente compatibili durante il rapporto sessuale. Insomma, si tratta della posizione più congeniale per potersi riprodurre senza particolari sforzi e/o acrobazie”, spiega l’esperto.
Uno studio, pubbicato su Harvard Health, sostiene che gli uomini con in media da 5 a 7 eiaculazioni a settimana hanno il 36% in meno di probabilità di ricevere una diagnosi di cancro alla prostata prima dei 70 anni (paragonati a quelli che riportavano 2-3 eiaculazione a settimana). Mentre un’altra ricerca, pubblicata su PubMed invece, con un follow-up di 10 anni, segnala che gli uomini con orgasmi frequenti (definiti come due o più a settimana) hanno un rischio di mortalità inferiore del 50% rispetto a quelli che hanno rapporti sessuali meno frequenti.
L’incontinenza
Nelle donne una sana attività sessuale riduce i dolori da ciclo mestruale, l’incontinenza e migliora la fertilità. L’atto sessuale può aiutare a rafforzare il pavimento pelvico, con tutto ciò che ne consegue su “prolassi ed incontinenza”. Le donne che continuano a essere sessualmente attive dopo la menopausa hanno meno probabilità di avere una significativa atrofia vaginale o l’assottigliamento delle pareti vaginali, condizioni che possono causare dolore durante il sesso (dispareunia) e sintomi urinari.