Con l’andamento del riscaldamento globale, le ondate di freddo persistono, ma si manifestano con minor frequenza e durata.
In Italia, non possiamo parlare di vere e proprie ondate di freddo, ma piuttosto di tre episodi isolati caratterizzati da temperature basse.
Giulio Betti, meteorologo del Consorzio Lamma-Cnr, specifica che le ondate di freddo recenti all’estero, soprattutto in Canada occidentale e negli Stati Uniti, insieme agli ‘episodi isolati’ in Italia, non sono eventi eccezionali e riflettono i cambiamenti climatici in corso.
“Nel nostro Paese – spiega – abbiamo sperimentato freddo solo all’inizio di dicembre, qualche giorno fa, e lo faremo solo venerdì e sabato. Tuttavia, da martedì in poi, le temperature si alzeranno nuovamente al di sopra della media. Anche se dovesse verificarsi un altro periodo di freddo anomalo nei prossimi mesi fino a marzo, non dovrebbe sorprenderci. Concentrarsi solo sull’Italia sarebbe limitativo”.
“In Canada e negli Stati Uniti abbiamo assistito a ondate di freddo significative – afferma l’esperto – ma si esauriranno rapidamente. Nel resto del mondo, dalla Europa centro-orientale alla Cina, abbiamo avuto temperature eccezionalmente miti.
Anche la Scandinavia ha vissuto un freddo polare eccezionale per tre mesi e mezzo, ma in termini globali, il suo impatto è minimo. Non bisogna dimenticare – conclude Betti – che dicembre è stato il terzo mese più caldo in Italia dal 1800 e che il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato a livello globale.