Fate molta attenzione a quei cinque. Si tratta degli alimenti da evitare per poter ridurre – secondo il biologo David Sinclair, noto ricercatore di Harvard – l’età biologica “di 30 anni”.
Si tratta di cibi o categorie di cibi che frequentano spesso le nostre tavole. Se riusciamo a eliminarli sostituendoli con altri ben più salubri – questo in sintesi il pensiero di Sinclair – insieme ad altre scelte che riguardano il nostro stile di vita, i risultati non tarderanno ad arrivare.
Scopriamo allora quali sono gli alimenti incriminati e cosa ne pensa il nostro esperto, il dottor Paolo Pigozzi, medico nutrizionista e noto divulgatore di temi legati alla salute e alla prevenzione.
Il principale responsabile è il dolcificante È di fatto un’ulteriore conferma. Per il ricercatore di Harvard, lo zucchero è un grande avversario.
Parliamo dello zucchero semplice che, insieme al fruttosio, favorisce l’invecchiamento e aumenta il rischio di malattie croniche. Lo zucchero contribuisce alla glicazione delle proteine, compromettendo la funzione cellulare. Alternative? Orientarsi su alimenti naturali e non processati; scegliere con moderazione dolcificanti naturali ed evitare le bevande zuccherate, compresi i succhi di frutta industriali.
I nemici del cuore
Non esenti da responsabilità poi i carboidrati raffinati pervasivi nelle nostre abitudini alimentari. Pensiamo al pane bianco, ai biscotti o ai cracker. Gli effetti dannosi che infliggono alla nostra salute sono simili a quelli dello zucchero. Incrementano rapidamente i livelli di glucosio nel sangue e i conseguenti picchi di insulina, contribuendo anche loro ad accelerare il processo di invecchiamento. Regimi alimentari ricchi di carboidrati raffinati sono associati a un aumento del rischio di malattie cardiache e diabete di tipo 2.
Attenzione a latticini e carne
Minor consumo di carne e latticini Sinclair conferma l’ampia ricerca sugli effetti di carne e latticini. L’invito è a preferire alimenti di origine vegetale, considerando che le proteine vegetali attivano geni come le sirtuine, che promuovono la longevità. Come opzioni alternative, o da integrare, legumi, semi, noci, tofu, tempeh e quinoa.
Per quanto riguarda la carne rossa, Sinclair menziona vari studi, incluso uno pubblicato sull’International Journal of Epidemiology che evidenzia come un maggiore consumo di carne rossa sia associato a un aumento del rischio di mortalità per tutte le cause, comprese le patologie cardiovascolari e il cancro. E riguardo ai latticini? Un consumo elevato di latticini può essere correlato a un aumento del rischio di alcuni tipi di cancro. L’ipotesi si basa sulla presenza in questi alimenti di ormoni e fattori di crescita.
Avvertenza sull’alcol L’eccessivo consumo di alcol è dannoso. Sinclair consiglia la moderazione nell’assunzione di alcol; meglio ancora, preferire bevande analcoliche o altre opzioni decisamente più salutari come tisane e acqua aromatizzata alla frutta.
Fate molta attenzione ai cibi altamente lavorati
L’industria alimentare impiega ingredienti soggetti a trasformazioni chimiche, con aggiunta di additivi, conservanti e aromi artificiali. Numerose ricerche concordano sul fatto che questi alimenti siano nocivi per la salute e accelerino il processo di invecchiamento. Sinclair suggerisce di leggere attentamente le etichette dei prodotti che acquistiamo: evitare quelli con lunghe liste di ingredienti e sostanze sconosciute, privilegiare quelli più naturali e poco trasformati, freschi, preferibilmente preparati in casa.
Attività fisica per mantenersi in forma
Vivere più a lungo dipende non solo dalle scelte alimentari, ma anche dall’attività fisica regolare. Quanto ne serve? Sinclair raccomanda almeno tre sessioni di esercizio alla settimana, cercando di raggiungere il limite di almeno 10 minuti per ogni sessione. Questo stress benefico sul corpo si traduce in notevoli benefici per la longevità, con una riduzione dei tassi di malattia di oltre il 30%.
Possiamo fare a meno del dolce?: Il parere dell’esperto
“Concordo soprattutto sull’importanza data alla dannosità del consumo di zucchero, specialmente ai livelli attuali, dieci volte superiori a quelli del principio del secolo scorso”, spiega il dottor Pigozzi a il FattoQuotidiano.it.
“Anche se vivere senza zucchero non deve essere considerato un obiettivo da asceti, è un obiettivo raggiungibile per chiunque. È importante ricordare che il consumo di zucchero, spesso nascosto, è direttamente correlato alla quantità di cibi provenienti dalla lavorazione industriale che finiscono sulle nostre tavole, chiarisce Pigozzi .
Non solo le classiche merendine, ma anche legumi in scatola, minestre pronte, salse e condimenti industriali, e così via. Prestare attenzione, quindi, ai cucchiaini di zucchero nella tazzina di caffè (meglio uno o uno e mezzo che due…)”, continua l’esperto, “e imparare ad apprezzare molte bevande o alimenti come caffè, tè, tisane, latte, yogurt non dolcificati.
Una risorsa salutare, ottima per yogurt, muesli e biscotti e torte fatte in casa, è la frutta fresca o essiccata (come uva passa, datteri, albicocche e fichi secchi, ecc.), che, aggiunta negli impasti, conferisce dolcezza in modo sano e molto piacevole. Sapere cucinare con intelligenza e saggezza è sinonimo di salute”, conclude Pigozzi.