Chiara Ferragni e Balocco, arriva la sentenza del Tribunale: Dichiarata ‘Pratica Commerciale Scorretta’, via ai rimborsi

Il cosiddetto Balocco-gate sembra avvicinarsi a una conclusione non proprio felice. La campagna di beneficenza legata al pandoro Pink Christmas, promossa da Balocco e che aveva visto coinvolta Chiara Ferragni, è stata oggetto di un’indagine giudiziaria che ha portato a una decisione significativa.

Dopo la pesante sanzione inflitta dall’Antitrust, che ha comportato una multa superiore al milione di euro, il 23 aprile 2024 il Tribunale civile di Torino ha emesso un verdetto cruciale.

La giudice Gabriella Ratti della prima sezione ha dato seguito al ricorso presentato dalle associazioni di consumatori Codacons, Adusbef e Utenti dei servizi radiotelevisivi, dichiarando come “pratica commerciale scorretta”, ai sensi del Codice del consumo, la campagna di raccolta fondi legata alla vendita del pandoro, che prometteva di devolvere gran parte dei proventi all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino. Esaminiamo tutti i particolari di questa vicenda.

Chiara Ferragni e il verdetto del Tribunale sullo scandalo Balocco

Dopo il tumulto che ha costretto la influencer a sospendere i commenti su Instagram e a interrompere la collaborazione social con Fedez, il 23 aprile 2024 è giunta un’altra pesante sconfitta per Chiara Ferragni. Il Tribunale civile di Torino ha finalizzato la sentenza sul caso Balocco, la beneficenza e l’ormai noto “errore di comunicazione” che hanno coinvolto l’influencer cremonese a partire dallo scorso dicembre.

Secondo il Codacons, la giudice Gabriella Ratti ha accolto il ricorso dell’associazione dei consumatori, classificando la campagna del pandoro Pink Christmas come una “pratica scorretta perpetrata dall’azienda Balocco”, evidenziando inoltre “l’ingannevolezza dei messaggi pubblicitari relativi alla campagna di beneficenza legata alla vendita del prodotto”.

Contrariamente alle dichiarazioni iniziali, non si è trattato di un “errore di comunicazione” o di un “malinteso” da parte dei consumatori, secondo il Tribunale: “È stato erroneamente suggerito ai consumatori che, acquistando il Pandoro Pink Christmas, avrebbero contribuito direttamente e in modo proporzionale alla donazione per l’ospedale Regina Margherita”. Il prezzo notevolmente più alto del Pandoro Pink Christmas, rispetto al classico pandoro Balocco, ha chiaramente giocato un ruolo nel convincere i consumatori che il maggior costo fosse direttamente legato al finanziamento del progetto benefico.

Come indicato dal comunicato del Codacons, questa sentenza apre la strada a possibili risarcimenti per coloro che si sono sentiti truffati dai messaggi promozionali dell’azienda e di Chiara Ferragni, complicando ulteriormente la posizione dell’influencer nell’ambito di un’indagine per truffa aggravata avviata dalla procura di Milano, preludio a possibili ulteriori conseguenze negative per l’imprenditrice.