Secondo un indagine condotta da Eco Bio Boutique, il 90% italiani degli intervistati nota problemi e imperfezioni della pelle dopo aver trascorso diverse ore al pc. Ecco gli accorgimenti da mettere in pratica per contrastare l’invecchiamento digitale.
Oggi il tempo che trascorriamo davanti ai dispositivi digitali è in crescita sia per lavoro sia per svago.
PC, Smarthphone, Tablet e Tv accompagnano le nostre giornate esponendoci a una costante radiazione elettromagnetica degli schermi.
Oltre alla luce led dei dispositivi anche la luce allo xeno e le lampadine a risparmio energetico ci espongono a una differente composizione spettrale che contiene una quantità di luce blu molto più elevata rispetto a un tempo, comportando conseguenze negative per gli occhi.
Infatti, secondo l’indagine, 9 italiani su 10 accusano numerosi fastidi agli occhi dopo una giornata trascorsa al pc, o davanti ai dispositivi elettronici, come tablet e smartphone, tanto da riscontrare forti emicranie ed occhi secchi.
Donne e uomini, di età compresa tra i 20 e i 60 anni, mediamente trascorrono quotidianamente circa 4 ore al giorno davanti ai dispositivi elettronici, sia per svago che per lavoro. È quanto emerge dall’ultima indagine sui danni provocati sulla pelle dalla luce blu, elaborata dall’azienda beauty tech Eco Bio Boutique, che per i suoi prodotti utilizza ingredienti esclusivamente made in Italy, biologici, 100% naturali e dai packaging eco-sostenibili, attraverso una survey realizzata su oltre mille persone tra i 20 e i 60 anni.
dall’indagine condotta dall’azienda beauty tech di cosmetica skincare naturale, infatti, tra gli inestetismi più diffusi e riscontrati, per il 54% vi sono Borse e Occhiaie seguiti da Pelle spenta per il 29,5%, Infiammazioni 10,5% e Rughe per il 5,3%.
Dai dati, è inoltre emerso che il 76% delle persone non è pienamente consapevole di quali siano realmente gli effetti e i danni che la luce blu può portare alla pelle e agli occhi.
La Luce Blu è in grado di penetrare negli strati più profondi del derma, interrompendo la produzione essenziale di collagene ed elastina.
Inoltre, l’ossidazione generata dalla Luce Blu provoca fenomeni infiammatori e degradazione delle strutture cellulari a causa del rilascio di metalloproteasi.
La metalloproteasi di tipo 1 (MMP-1), chiamata anche collagenasi, è responsabile della distruzione del collagene, componente essenziale della matrice extracellulare del derma cutaneo.
La degradazione del collagene causa a sua volta la comparsa di rughe, segno di invecchiamento precoce.
Mentre l’effetto della radiazione UVB del sole è associato ad un danno diretto al DNA, il danno cellulare causato dalla Luce Visibile è simile al danno da UVA, cioè indiretto, attraverso la formazione di radicali liberi e l’induzione dello stress ossidativo.
La Luce Blu artificiale induce l’infiammazione a causa della formazione di specie radicaliche (ROS), citochine pro-infiammatorie e metalloproteinasi che impediscono la progressione del processo infiammatorio a uno stato di guarigione, facendo prevalere l’infiammazione cronica, come un incendio che non si spegne.
Ciò si verifica principalmente nella fase in cui le cellule del sistema immunitario devono raggiungere il tessuto danneggiato: l’attenuazione del processo di guarigione mantiene le cellule in uno stato di senescenza cellulare, portando ad invecchiamento della pelle.
Inoltre, l’esposizione alla luce Blu compromette l’espressione di diversi geni che concorrono alla pigmentazione: la Luce Visibile può indurre iperpigmentazione in vivo, presumibilmente attivando la melanogenesi attraverso l’enzima tirosinasi; tutto questo si traduce in tono della pelle non uniforme e macchie scure.
Come contrastare lo stress ossidativo e l’invecchiamento digitale
per limitare i danni da luce blu ci si dovrebbe regolarmente allontanare dai dispositivi elettronici, o passare meno tempo, ma non sempre è possibile; proprio per questo, è importante inserire nella propria skincare i trattamenti giusti, che proteggono la pelle, prevenendo e limitando i danni della luce blu.
È emerso, inoltre che, sebbene oltre il 70% degli intervistati ritenga che una skincare adeguata possa essere utile per contrastare i danni dovuti alla luce blu, nessuno di loro utilizzi prodotti specifici, poiché non ne sono a conoscenza, non essendo abbastanza pubblicizzati.
Per ovviare quindi ai danni della luce blu, è importante applicare sieri, creme e maschere ricchi di vitamine, in particolare la vitamina C e la vitamina E.
Queste vitamine hanno un’azione “recovery”, ovvero forniscono al viso idratazione e protezione per contrastare lo stress ossidativo, l’invecchiamento precoce e per proteggerlo dalle aggressioni esterne, riducendo visibilmente i segni di pelle stressata e spenta.