Nel Best di Verissimo, andato in oggi su Canale 5, Francesco Arca rivela il suo struggente viaggio alla ricerca della verità dietro la misteriosa scomparsa del padre, Silvano Arca, un paracadutista militare. Questo viaggio emotivo è stato documentato nel suo libro “Basta che torni”, dove Arca condivide i suoi pensieri più intimi e le sue lotte con la perdita e l’incertezza.
Silvano Arca è scomparso in circostanze mai del tutto chiarite durante una battuta di caccia nel lontano 23 dicembre 1995. Francesco Arca ha parlato apertamente del suo dolore, confessando che anche solo scrivere delle memorie di suo padre gli causava un profondo dolore, portandolo alle lacrime. Tuttavia, questo processo di scrittura è stato terapeutico per lui, un modo per preservare i ricordi di suo padre e per cercare di capire ciò che è veramente accaduto quel giorno tragico.
Arca ha sottolineato come, nonostante le indagini e gli sforzi per scoprire la verità, molti dettagli rimangano oscuri, e come la sua famiglia abbia dovuto fare i conti con la mancanza di risposte concrete. Ha espresso il desiderio di perdonare, ma solo in cambio della verità, poiché crede fermamente che dietro la scomparsa di suo padre ci sia stata un’omissione di verità e che si sia trattato di un omicidio colposo.
Tuttavia, nonostante il dolore e l’incertezza, Arca ha condiviso anche alcuni ricordi felici con suo padre, come il momento commovente in cui lo ha accolto a casa dopo il suo ritorno dalla missione in Iraq. Questi ricordi preziosi continuano a vivere nel cuore di Arca, mentre cerca di trovare pace e comprensione nel mezzo di questa tragedia familiare.
Infine, Arca ha condiviso il suo desiderio di seguire le orme del padre nell’esercito, un sogno che è stato interrotto dalla scomparsa prematura di Silvano. Sebbene il suo percorso abbia preso una direzione diversa, il desiderio di onorare il ricordo di suo padre rimane profondo e tangibile in ogni parte della sua vita.
La storia di Francesco Arca è una testimonianza toccante della ricerca della verità, della forza della memoria e del potere dell’amore familiare anche di fronte alle circostanze più oscure.