La mamma dei leoni da tastiera non smette mai di sfornare nuove generazioni di idioti, e dopo che Aurora Ramazzotti è stata bersagliata da un hater, Fabrizio Corona ha deciso di prendere le difese dell’aggressore dal suo sito Dillinger News. L’ex re dei paparazzi ha pubblicato un articolo in cui sostiene che chiunque ha il diritto di esprimere la propria opinione, appellandosi alla libertà di espressione.
Fabrizio Corona e la sua difesa dell’hater di Aurora Ramazzotti
Nell’articolo di Dillinger News si legge: “Come si può non dare ragione a chi ha inviato quel messaggio alla Ramazzotti? Non per il contenuto in sé, ma perché, quando si sceglie di esporre ogni momento della propria vita e intimità, è inevitabile essere attaccati. È giusto che il pubblico, lo stesso che conferisce loro gloria e fama, possa dire ciò che pensa”. Continua poi: “Coloro che invocano la libertà di espressione sono spesso i primi a chiedere censura contro chi non condivide le loro opinioni. Hanno persino coniato un termine per condannare i commenti non allineati: bodyshaming”.
La risposta tagliente di Aurora Ramazzotti
Aurora Ramazzotti ha risposto alle critiche del sito di Fabrizio Corona tramite le sue storie Instagram, prendendo in giro l’articolo. L’influencer ha ironizzato sul fatto che sarà suo compito insegnare al piccolo Cesare, quando sarà più grande, che è legittimo usare i social per esprimere odio verso gli altri. Secondo Aurora, è sacrosanto il diritto di insultare i membri di una famiglia per il loro aspetto fisico, senza dimenticare di attaccare anche un bambino di appena un anno. Ha concluso il suo post con un sarcastico “viva la libertà di espressione”, purché venga esercitata online e preferibilmente con un profilo falso.
La polemica sull’insulto ricevuto da Aurora Ramazzotti
L’hater aveva scritto ad Aurora di averla vista all’Ikea, definendola “bruttina”, criticando l’accento di Goffredo, il suo compagno, e facendo un commento sprezzante sul piccolo Cesare. Anche in questa occasione, Aurora ha risposto con ironia, immaginando le persone cattive sui social come creature mitologiche, ricurve dietro i loro schermi a vomitare frustrazione. “Invece vanno all’Ikea. Sono tra noi, amici”, ha concluso sarcasticamente.