Selvaggia Lucarelli ha finalmente espresso il suo punto di vista sul caso di Angela Carini e Imane Khelif, pubblicando un articolo dettagliato (disponibile qui).
Lucarelli ha tracciato un parallelo tra le tattiche adottate dai Ferragnez e il comportamento dell’atleta olimpica.
Nel suo articolo, Lucarelli analizza come i Ferragnez, nella loro narrazione pubblica, abbiano fatto ricorso al ruolo di vittima per ottenere attenzione, come dimostrato, ad esempio, dal Sanremo emotivo di Chiara Ferragni. Analogamente, alcuni atleti alle Olimpiadi hanno compreso che, se non possono primeggiare, possono sempre utilizzare la strategia della vittimizzazione per attirare l’attenzione dei media.
Lucarelli sottolinea che, sebbene il caso di Angela Carini possa sembrare meno rilevante rispetto ad altre vicende, è significativo in quanto Carini ha utilizzato la posizione di vittima per ottenere vantaggi senza conquistare una vittoria concreta. Inoltre, menziona che la pugile ungherese Luca Anna Hamori, che affronterà Imane Khelif domani, sta condividendo meme derisori nei confronti di Carini, riflettendo una tradizione di comportamenti poco sportivi.
Secondo Lucarelli, questo episodio evidenzia come l’essere un grande atleta non dipenda solo da fattori fisici come forza e muscolatura, ma anche dalla mentalità e dalla capacità di affrontare le sfide. Carini, a suo avviso, ha dimostrato una debolezza non tanto nei colpi ricevuti, quanto nella sua paura di perdere, e ha tentato di sfruttare la sua immagine di vittima per ottenere un vantaggio ingiustificato.
Infine, Lucarelli ha condiviso un estratto video in cui Angela Carini, indossando una tuta grigia, fa un saluto a Imane Khelif, augurandole il meglio per le Olimpiadi e accennando a un futuro incontro.