La qualità dell’acqua della Senna è stata oggetto di forti critiche dopo che diversi nuotatori hanno riscontrato problemi di salute.
Tra questi, la nuotatrice tedesca Leonie Beck ha condiviso la sua esperienza sui social media, denunciando gravi difficoltà dopo la gara di 10 chilometri femminile. Beck ha rivelato di aver avuto episodi di vomito, con ben nove episodi registrati, e anche diarrea. Sul suo profilo Instagram, ha espresso la sua sorpresa e il suo disappunto riguardo alla qualità dell’acqua, che era stata precedentemente approvata.
La situazione non è unica per Beck. Altri atleti, come la belga Claire Michel e il canadese Tyler Mislawchuk, hanno avuto esperienze simili, riportando problemi gastrointestinali e altri disturbi. Michel è stata ricoverata per problemi di salute, mentre Mislawchuk ha rivelato di aver vomitato più volte durante e dopo la competizione.
Anche la nuotatrice italiana Ginevra Taddeucci, che ha conquistato il bronzo nella gara, ha sollevato preoccupazioni sulla qualità dell’acqua della Senna. Taddeucci ha rivelato di aver intrapreso trattamenti speciali per prevenire possibili problemi fisici, riflettendo le preoccupazioni di molti dei suoi colleghi.
Le recenti dichiarazioni di Leonie Beck e le testimonianze di altri atleti evidenziano che le difficoltà incontrate durante le gare di nuoto nel fiume Senna sono state un problema significativo e ricorrente. La qualità dell’acqua e le sue implicazioni per la salute degli atleti rimangono un tema di grande rilevanza e preoccupazione per il futuro.
Le Olimpiadi di Parigi 2024 non verranno ricordate solo per le controversie legate ad Imane Khelif, le celebrazioni di fidanzamenti o i disagi fisici di Gianmarco Tamberi. Un altro tema di discussione riguarda le condizioni del fiume Senna, che ha ospitato le gare di nuoto e ha sollevato numerose preoccupazioni tra gli atleti.
La qualità dell’acqua della Senna è stata oggetto di forti critiche dopo che diversi nuotatori hanno riscontrato problemi di salute. Tra questi, la nuotatrice tedesca Leonie Beck ha condiviso la sua esperienza sui social media, denunciando gravi difficoltà dopo la gara di 10 chilometri femminile.
Beck ha rivelato di aver avuto episodi di vomito, con ben nove episodi registrati, e anche diarrea. Sul suo profilo Instagram, ha espresso la sua sorpresa e il suo disappunto riguardo alla qualità dell’acqua, che era stata precedentemente approvata.
La situazione non è unica per Beck. Altri atleti, come la belga Claire Michel e il canadese Tyler Mislawchuk, hanno avuto esperienze simili, riportando problemi gastrointestinali e altri disturbi. Michel è stata ricoverata per problemi di salute, mentre Mislawchuk ha rivelato di aver vomitato più volte durante e dopo la competizione.
Anche la nuotatrice italiana Ginevra Taddeucci, che ha conquistato il bronzo nella gara, ha sollevato preoccupazioni sulla qualità dell’acqua della Senna. Taddeucci ha rivelato di aver intrapreso trattamenti speciali per prevenire possibili problemi fisici, riflettendo le preoccupazioni di molti dei suoi colleghi.
Le recenti dichiarazioni di Leonie Beck e le testimonianze di altri atleti evidenziano che le difficoltà incontrate durante le gare di nuoto nel fiume Senna sono state un problema significativo e ricorrente. La qualità dell’acqua e le sue implicazioni per la salute degli atleti rimangono un tema di grande rilevanza e preoccupazione per il futuro.