Oggi è andata in onda una nuova puntata di Bella Ma’, dopo l’interruzione dovuta alla Coppa Davis, durante la quale i tennisti italiani hanno ottenuto una vittoria per 2-1 contro il Brasile.
La puntata si è aperta con una ricca intervista a Carolyn Smith, presidente di giuria di Ballando con le stelle, riconfermata ancora una volta da Milly Carlucci, che tiene molto alla stabilità e alla qualità del suo team di giudici.
Durante l’intervista, il conduttore Pierluigi Diaco ha posto una domanda delicata a Carolyn: “C’è qualcosa che bisogna tenere privato?”. La Smith ha confidato di temere di parlare dei suoi “momenti bui”, riferendosi alla sua battaglia contro il tumore. Ha spiegato che condivide raramente questi aspetti personali sui social, poiché spesso teme di essere fraintesa o di non far percepire correttamente il suo stato d’animo.
Pierluigi Diaco: “Non tutto deve essere condiviso”
La riflessione di Carolyn Smith ha suscitato una risposta da parte di Pierluigi Diaco, che ha colto l’occasione per esprimere il suo pensiero sulla riservatezza.
Secondo il conduttore, alcune cose dovrebbero rimanere private, specialmente quando riguardano aspetti intimi e dolorosi della vita di una persona. La questione dei commenti negativi che spesso si leggono online, rivolti a chi decide di condividere i propri momenti difficili, ha fatto emergere il tema della sensibilità e della prudenza nella gestione della propria vita privata sui social.
Il ricordo di Luca Giurato
Durante l’intervista, Carolyn Smith ha ricordato con affetto Luca Giurato, scomparso ieri all’età di 84 anni a causa di un infarto. Ha descritto Giurato come un “grande personaggio umano”, capace di far ridere senza mai risultare offensivo, con una cultura che ha lasciato un segno importante nelle persone.
La Smith si è detta profondamente colpita dalla notizia della sua scomparsa, aggiungendo che ha sempre avuto grande rispetto per la sua carriera e per l’eredità culturale che ha trasmesso al pubblico.
Infine, Carolyn ha raccontato un po’ della sua carriera, ricordando come l’Italia, in particolare Torino, abbia giocato un ruolo centrale nel suo successo professionale e nel farle provare l’affetto del pubblico italiano.