L’Italia ha registrato un aumento del numero di casi di streptococco A tra i giovani, così come altre nazioni europee.
Le infezioni sono causate da un batterio Gram-positivo che colonizza la pelle e la gola, causando talvolta sintomi lievi di scarlattina o tonsillite, ma altre volte scatenando casi più gravi come l’impetigine.
I pediatri sono in grado di riconoscere la gola da streptococco dai sintomi e di solito sono in grado di determinare il tipo di infezione streptococcica presente. Tuttavia, in caso di dubbi sulla diagnosi, può essere effettuato un esame con tampone.
Anche se in questo caso è necessario consultare un pediatra, è meglio prelevare il tampone in modo corretto per ottenere una lettura accurata.
Soprattutto a Roma c’è stato un vero e proprio boom di casi. Si tratta di una malattia che colpisce principalmente i bambini e gli adolescenti; tuttavia, non è pericolosa per la vita. Gli esperti sottolineano questo punto.
Il mal di gola è uno dei sintomi più comuni, mentre il dolore indica un’infiammazione che può coinvolgere la faringe (faringite) o anche le tonsille (faringotonsillite).
Roberto Cauda, infettivologo del Policlinico Gemelli di Roma, ha spiegato: “Se un bambino ha alcuni sintomi, è assolutamente essenziale che sia visitato dal proprio medico pediatra, che valuterà l’opportunità o meno di fare un tampone”.
Ma di cosa stiamo parlando? Lo streptococco è un batterio e appartiene al gruppo dei batteri sferici (a forma di noce di cocco). Produce tossine e può distruggere i globuli rossi se non viene trattato.
I sintomi più comuni dell’influenza sono simili a quelli del raffreddore: febbre, tosse e mal di gola.