Un nuovo continente all’orizzonte: Quando America e Asia si scontreranno

La geografia fisica del nostro pianeta può sembrare statica e senza tempo, con la disposizione di continenti e nazioni che è radicata nella nostra cultura e percezione:

l’Europa al centro-nord, l’Africa a sud, l’Asia a est e le Americhe a ovest. Tuttavia, la verità è che la forma delle terre emerse non è sempre stata quella che conosciamo oggi e, secondo gli studi scientifici, non rimarrà così per sempre.

Cos’era la Pangea?

In passato, esisteva la Pangea, un supercontinente che riuniva tutte le terre emerse del pianeta durante le ere geologiche del Paleozoico e del primo Mesozoico. Da questo punto di partenza si sviluppò la cosiddetta “deriva dei continenti”, un processo che si è esteso per milioni di anni e ha portato all’attuale configurazione della Terra. Eppure, questa configurazione è destinata a cambiare nuovamente.

Secondo ricerche recenti, nell’arco di 300 milioni di anni, il pianeta potrebbe tornare a una configurazione simile a quella di un tempo. Un interessante studio pubblicato su National Science Review prevede un “scontro” tra l’America e l’Asia, che avverrà non in un contesto militare, ma su una scala geologica.

Modellazione Geodinamica con Supercomputer

Per esaminare questi cambiamenti futuri, gli scienziati hanno impiegato un supercomputer per creare una simulazione geodinamica in 4-D, basata su configurazioni tettoniche realistiche. I risultati suggeriscono che il fondo oceanico del Pacifico subirà delle modifiche, diminuendo sia in spessore che in forza.

La Fusione di Asia e America

Questi cambiamenti porteranno alla “chiusura” dell’Oceano Pacifico, causando l’impatto delle terre americane con quelle asiatiche e trascinando gran parte dell’Oceania verso di esse. Questo fenomeno porterà alla formazione di un nuovo continente, soprannominato “Amasia”.

In sostanza, si prospetta uno scontro titanico tra continenti. È difficile prevedere se ciò avverrà realmente nei prossimi 300 milioni di anni, ma l’interesse nella comunità scientifica per queste simulazioni è notevole. La verità dei fatti rimane un mistero avvolto nel tempo.

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