La vicenda legata al sedicente santone di Miggiano, Kadir, si fa sempre più preoccupante. L’uomo, che si autodefinisce “fratello di Cristo”, ha già ricevuto due denunce da parte delle famiglie di alcuni seguaci, accusato di plagiare i giovani.
L’episodio che ha sconvolto tutti si è verificato ieri, quando Kadir ha aggredito le giornaliste inviate da La Vita in Diretta e Pomeriggio 5. Alberto Matano ha trasmesso in diretta le immagini dell’aggressione, evidenziando la gravità della situazione.
Le parole di Alberto Matano durante la diretta
Matano, visibilmente scosso, ha commentato l’accaduto:
“È chiaro che quest’uomo è in preda a un delirio, ha bisogno di aiuto immediato. Quello che è successo è inaudito e inammissibile. La nostra collega Barbara Di Palma e un’altra giornalista sono state attaccate fisicamente, mentre svolgevano il loro lavoro in uno spazio pubblico. Ora è importante mantenere le distanze di sicurezza. Se lui si avvicina, Barbara, chiudi il collegamento e allontanati. La tua sicurezza viene prima di tutto.”
La chiamata ai Carabinieri
Durante il collegamento, mentre l’inviata de La Vita in Diretta si è ricollegata con lo studio, Kadir è tornato a minacciare. La situazione si è ulteriormente deteriorata quando l’uomo, in preda a un delirio, ha continuato ad urlare e aggredire le giornaliste, strappando loro i microfoni dalle mani e manifestando una violenza preoccupante.
Le persone del paese si sono riversate in strada per assistere alla scena. Di fronte a tutto questo, Matano ha deciso di far intervenire le forze dell’ordine, chiedendo l’immediato intervento dei Carabinieri.
Il conduttore, visibilmente preoccupato per la sua inviata, ha insistito:
“Barbara, allontanati subito! Redazione, chiamate i Carabinieri immediatamente. Questa situazione è insostenibile, temo per la sua sicurezza. Siamo in diretta e non è accettabile che si verifichino simili minacce. Chiamate una pattuglia, per la sicurezza delle nostre colleghe. L’aggressione e le minacce fisiche sono inaccettabili. Barbara, mettiti al riparo mentre aspettiamo l’arrivo dei Carabinieri.”
Grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine, la situazione è stata riportata alla calma, ma l’episodio ha lasciato un segno indelebile, sollevando interrogativi sul comportamento pericoloso del santone e sulla protezione dei giornalisti sul campo.