Cesare Bocci: chi è la moglie Daniela Spada e la sua rinascita dopo il coma

Questo pomeriggio, Cesare Bocci sarà ospite nel salotto di Caterina Balivo a La volta buona. L’attore, prossimo a tornare sul piccolo schermo con la nuova serie L’altro Ispettore, girata a Lucca, si racconterà in una toccante intervista su Rai 1.

Bocci parlerà sia della sua carriera che della sua vita privata, che dal 1993 condivide con la moglie Daniela Spada. I due, genitori di Mia, hanno vissuto momenti splendidi ma anche affrontato grandi difficoltà, come quando, poco dopo la nascita della loro bambina, Daniela fu colpita da un ictus e un’embolia che la portarono in coma per 20 giorni, seguiti da una lunga riabilitazione.

“Quando Dany si è ammalata, abbiamo lottato insieme per riconquistare una vita normale. Se non avessi avuto il suo esempio di forza, non so come avrei reagito”, aveva raccontato Bocci in un’intervista a Verissimo nel 2016. Il loro è un amore che ha superato mille difficoltà, dimostrando la forza della loro unione.

Daniela Spada: la rinascita dopo il coma e i successi nel mondo della cucina

Daniela Spada, moglie di Cesare Bocci, è nota non solo per il legame con l’attore famoso per il ruolo di Mimì Augello ne L’Ispettore Montalbano, ma anche per la sua incredibile forza di volontà.

Dopo l’ictus che l’ha colpita pochi giorni dopo la nascita della figlia Mia, ha intrapreso una lunga e difficile riabilitazione. “Quella è stata la battaglia più dura, ma anche quella che ci ha dato più soddisfazioni”, ha raccontato Bocci nel 2023, aggiungendo che, nonostante le difficoltà, continuano a lottare insieme per costruire una vita sempre più piena.

Oggi, Daniela ha trasformato la sua vita, diventando una figura di riferimento nel mondo della cucina. Dopo aver abbandonato il suo lavoro nella grafica, ha creato il progetto di food blogging Cucina Amore Mio, e ha ottenuto diplomi sia in pasticceria che come chef professionista. Nel 2014 ha persino aperto una scuola di cucina, dove si dedica con passione alla sua nuova vita: “Felice e contenta tra farina, uova, pentole e mattarelli”, come si legge nel sito della scuola.

Una storia di resilienza, amore e coraggio che continua a ispirare molti.

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