Lite tra Virzì e Ramazzotti: graffi, sputi e minacce di morte. La testimonianza

Ricordate la controversa lite avvenuta durante l’estate tra Paolo Virzì e la sua ex moglie Micaela Ramazzotti? Nonostante entrambi abbiano deciso di ritirare le querele, continuano a venire alla luce particolari sorprendenti riguardanti l’incidente.

L’episodio si è svolto all’interno di un ristorante nel cuore di Roma, dove i due ex coniugi si sono incontrati, dando vita a uno scambio di insulti accesi. Fino ad ora, le esatte parole pronunciate tra di loro rimanevano in gran parte sconosciute, nonostante le voci riguardanti aggressioni e oggetti lanciati.

Recentemente, sono emerse testimonianze da parte di alcuni avventori presenti nel locale che rivelano un quadro inquietante della situazione, alimentata probabilmente dal nuovo compagno di Micaela, Claudio Pallitto.

Sebbene il regista abbia cercato di attenuare i toni nei giorni successivi alla rissa e abbia ritirato la querela a settembre, sembra molto difficile ipotizzare una riconciliazione tra le parti. Durante la lite era presente anche Ottavia, la figlia trentacinquenne di Virzì, che ha vissuto momenti di tensione durante la discussione. Pare che Micaela abbia cercato di afferrarla, costringendo la giovane a cercare rifugio nel bagno del ristorante.

Documenti legali rivelano dettagli allarmanti sulle condizioni di Ottavia dopo l’alterco: maglietta strappata, graffi sulla testa e una ferita alla mano. Una testimone ha riportato: “Una donna con un vestito floreale (Ramazzotti) colpiva l’altra (Ottavia Virzì) alla testa e al volto, mentre un uomo di circa 50 anni (Paolo Virzì) tentava di separarli.”

Due Narrazioni Contrapposte

Secondo la versione di Micaela, la lite sarebbe scoppiata quando Paolo e sua figlia, notandola seduta a un tavolo, si sarebbero avvicinati riprendendola con il cellulare. Si afferma che il regista le avrebbe persino sputato addosso, dicendo: “Sei una brutta me…”. A quel punto, l’attrice avrebbe reagito inseguendo Ottavia con il cellulare, intimandole di andarsene. In contrapposizione, la versione di Paolo Virzì riporta che sia stato Claudio Pallitto a minacciare lui e sua figlia. Secondo il regista, il personal trainer avrebbe strattonato Ottavia, dopo di che Micaela avrebbe iniziato a inseguirla, gridandole: “Ti ammazzo!”.

Il video di Ottavia è attualmente agli atti e è stato analizzato; sembra che in esso si possa riconoscere la voce di Virzì che esclamava: “Ho paura dei criminali!”, riferendosi chiaramente a Pallitto. La risposta di quest’ultimo sarebbe stata: “Fai bene, ringrazia che non ti temo.”

Considerazioni del Pubblico Ministero

Il pubblico ministero ha definito l’accaduto come un caso di legittima difesa, affermando: “Chi è aggredito non è tenuto a calibrare l’intensità della reazione per fermare una condotta lesiva.”

In risposta alla situazione, Micaela ha deciso di ritirare la querela, spinta dal desiderio di garantire serenità ai figli avuti con il regista. Tuttavia, chi ha assistito a questi eventi drammatici non può che sentirsi profondamente colpito. Azioni così gravi tra ex coniugi pongono problematiche serie che necessitano di essere affrontate per il bene dei figli. È fondamentale che anche i nuovi partner contribuiscano a un percorso di supporto, ma Pallitto sembra piuttosto disposto a intensificare il conflitto, complicando ulteriormente la situazione.