Mangiare sano sì, ma senza esagerareConcentrarsi ossessivamente su un’alimentazione sana può essere dannoso se una persona inizia a evitare o limitare altri alimenti, causando problemi alla sua salute e facilitando malattie anche gravi. Si chiama ortoressia ed è letteralmente l’ossessione per il mangiare sano.
Si stima che in Italia ci siano 3,2 milioni di persone che soffrono di disturbi alimentari, ovvero circa il 5% della popolazione, secondo recenti studi del Ministero della Salute.
In una società che dà valore alla salute, l’ortoressia è un disturbo alimentare che non è così facile da riconoscere.
Sintomi e caratteristiche dell’ortoressia
Questo atteggiamento, caratterizzato da alcuni sintomi e comportamenti tipici, si manifesta con una tendenza all’ipocondria.
Le persone con disturbi alimentari spesso si sentono bene solo quando mangiano nel modo che ritengono corretto, provano sentimenti di frustrazione e di colpa quando non lo fanno e passano molto tempo a studiare le caratteristiche degli alimenti.
Complicanze e conseguenze
La fissazione ortoressica su cosa mangiare porta a carenze nutrizionali, poiché la dieta si impoverisce e si allontana da un modello alimentare veramente sano, fatto di equilibrio, varietà e bilanciamento dei nutrienti:tra gli squilibri più frequenti, avitaminosi (carenze vitaminiche), osteoporosi, atrofie muscolari.
Cura dell’ortoressia nervosa
Per chi soffre di ortoressia, i fatti vengono estrapolati dal contesto e utilizzati per giustificare la propria malattia; una notizia sul legame tra l’eccessivo consumo di carne rossa e i tumori può spingere una persona ortoressica a eliminare tutte le fonti di carne dalla propria dieta.
Sono così pochi i soggetti affetti da questo disturbo alimentare che ammettono di avere un problema che il trattamento consiste solitamente nel convincere il paziente a considerare patologico il suo atteggiamento malsano e ossessivo nei confronti del cibo.
Nel trattamento dell’ortoressia, il primo passo dovrebbe essere quello di esaminare e risolvere i propri problemi emotivi, in particolare la paura della contaminazione o della malattia.
In questo modo, si può aiutare la persona a diventare più consapevole di ciò che la motiva veramente, per affrontare le sue preoccupazioni più profonde invece di trattare solo i sintomi.
Uno psicoterapeuta e un medico nutrizionista dovrebbero lavorare insieme per trattare un individuo ortoressico. Procedendo lentamente, la persona può essere aiutata ad acquisire flessibilità nel mangiare normalmente, recuperando le carenze che si sono formate durante gli anni di rigido autocontrollo.