I lamantini, chiamati mucche di mare per il loro aspetto placido e la loro dieta vegetariana, si tengono sommersi per la maggior parte del tempo e si nutrono di alghe nelle acque poco profonde.
Questo grande mammifero marino vive nell’oceano, in acque più calde, ed è pacifico e vegetariano. Forse non è così bello, ma è comunque simpaticissimo.
I lamantini si spostano in acqua emettendo gas intestinali, essenziali per la loro sopravvivenza. Questo metodo è il risultato dell’evoluzione e riflette la loro struttura anatomica.
La vescica natatoria è un adattamento chiave che aiuta i pesci a controllare il loro assetto”, spiega Arianna Resnati, biologa marina. “I mammiferi ovviamente non hanno questo organo, quindi utilizzano altri organi interni per ottenere lo stesso effetto”.
La dieta erbivora dei lamantini fa sì che accumulino aria in eccesso nel corpo, il che contribuisce a tenerli a galla. Ma non è solo questo: anche altri fattori giocano un ruolo importante.
Lo spiegano bene gli esperti della Nanyang Technological University di Singapore: Il galleggiamento dei lamantini è mantenuto dalla loro capacità di espellere i gas intestinali, che consente loro di nuotare più in profondità nell’acqua rilasciando l’aria in eccesso dal corpo.
In quanto mammiferi acquatici, salgono in superficie per respirare a intervalli regolari di meno di 20 minuti (tra l’altro, trascorrono circa metà della loro giornata dormendo sott’acqua).
La loro velocità di nuoto in realtà è particolarmente bassa, tanto che molti di loro hanno alghe che crescono sulla schiena (ottimo per un pesce tropicale di passaggio). Ma tale velocità sì, è davvero regolata dalla flatulenza.
Il lamantino, comunque, sfrutta a suo vantaggio questa sua peculiarità: in che modo? Immagazzina il gas in piccole tasche dell’intestino, infatti se queste tasche sono piene, il lamantino riesce a mantenersi senza sforzarsi in superficie. Se il gas viene rilasciato, invece, l’animale scende verso il fondo.