Il salume con meno sale? ecco il più salutare

È difficile resistere alla tentazione quando ci si trova di fronte a un delizioso piatto di salumi. Una fetta tira l’altra e prima di accorgersene l’intero tagliere è finito!

È importante consumare questi alimenti con moderazione, poiché contengono calorie e quantità elevate di sale.

Non proprio l’ideale per un regime dietetico, visto che siamo all’inizio della primavera e si cerca di perdere peso in vista dell’estate.

Un consumo eccessivo di sale può avere gravi conseguenze per la salute.

Il consumo elevato di sale è uno dei principali responsabili dell’ipertensione arteriosa, che può portare a complicazioni cardiovascolari.

Oltre al sistema circolatorio, anche i reni risentono dell’eccessiva presenza di sale nell’organismo: per questo motivo è necessario limitare l’apporto di sodio nella dieta durante la gravidanza.

È importante comprendere il ruolo del sale nel rendere appetibili i salumi, ma questi alimenti dovrebbero essere inseriti in una dieta sana solo con moderazione.

Cominciamo con l’opzione meno salata: la bresaola, a base di carne di manzo.Grazie al processo di stagionatura, ha un basso contenuto di sale (tra lo 0,5% e l’1%). Il prosciutto cotto, un salume a pasta morbida amato fin dall’infanzia, segue con una percentuale del 2%-3%.

IIl contenuto di sale in alcuni salumi particolarmente apprezzati può essere leggermente superiore a quello di altri, ma in genere si aggira tra il 2,5% e il 3%, una quantità che sicuramente esalta il sapore senza sovrastare le papille gustative.

Per esempio, in molti menu possiamo trovare affettati come speck, mortadella e culatello. Questi rimangono tra le opzioni a basso contenuto calorico rispetto al salame o al prosciutto, ma è comunque meglio non esagerare con le quantità!