Il carciofo (Cynara scolymus) è una pianta coltivata prevalentemente nelle regioni mediterranee, di cui la principale produzione a livello mondiale avviene proprio in Italia. La parte della pianta utilizzata in cucina, botanicamente, è il bocciolo del fiore di carciofo. Scopriamolo meglio!
Il carciofo viene considerato un superfood, dal momento che ha un’alta concentrazione di antiossidanti e vitamine, e un enorme valore nutrizionale. Tanti gli effetti notevoli sulla salute. L’estratto delle sue foglie può avere un effetto positivo sui livelli di colesterolo, sia abbassando quello cattivo che aumentando quello buono. Può anche regolare la pressione sanguigna per l’alto contenuto di potassio.
Le ricerche mostrano che i carciofi hanno effetti benefici pure sulla salute del fegato. L’estratto di foglie infatti può proteggerlo dai danni e persino aiutare a far crescere nuovi tessuti. I carciofi sono ricchi di fibre e questo vuol dire che aiutano a mantenere sano il sistema digestivo. Contengono pure inulina, un tipo di fibra che fa da prebiotico e riduce il rischio di alcuni tumori e sintomi di stitichezza o diarrea.
Carciofo: le proprietà nutrizionali
I valori nutrizionali del carciofo vedono come nutriente più abbondante le proteine, che corrispondono al 49% delle energie fornite, per un totale di 2,7 grammi per 100 grammi di parte commestibile.
A queste si aggiunge un 43% di energie sotto forma di carboidrati, per un totale di 0,5 grammi di amido e 1,9 grammi di zuccheri per 100 grammi di parte edibile, cui si aggiungono 5,5 grammi di fibra.
I grassi sono invece presenti in una dose molto ridotta: 0,2 grammi ogni 100 grammi di parte commestibile, una quantità pari all’8% dell’apporto calorico.
Fra i micronutrienti, così come frutta e verdure in generale, anche il carciofo è una buona fonte sia di vitamine sia di minerali.
Tra le prime apporta diverse vitamine del gruppo B, in particolare tiamina (60 microgrammi ogni 100 grammi di parte edibile), riboflavina (100 microgrammi ogni 100 grammi di parte edibile) e niacina (500 microgrammi ogni 100 grammi di parte edibile).
Inoltre 100 grammi della parte commestibile del carciofo contengono anche 18 microgrammi di vitamina A e 12 mg di vitamina C.
Fra i minerali, invece, in 100 grammi della parte commestibile del carciofo sono presenti 376 mg di potassio, 1 mg di ferro, 86 mg di calcio, 45 mg di magnesio, zinco e rame (rispettivamente 950 e 240 microgrammi), fosforo e sodio (rispettivamente, 67 e 133 mg).
Ma il carciofo è fatto soprattutto di acqua, che corrisponde a oltre il 90% del peso della parte commestibile; non a caso il suo apporto calorico è molto basso: 100 grammi di parte edibile corrispondono a sole 22 Calorie.
Proprietà benefiche
Il carciofo è un alimento considerato da sempre tonico e digestivo; noto per il suo caratteristico sapore amaro, i suoi principali componenti attivi sono i derivati dell’acido caffeico (tra cui la cinarina), flavonoidi e lattoni sesquiterpenici.
Grazie a questi principi attivi al carciofo sono riconosciute: attività coleretica e colagoga, ovvero è in grado di stimolare la produzione e la secrezione di acidi biliari.
Gli effetti del carciofo sul fegato erano già ampiamente noti nel XVII secolo; studi più moderni, iniziati nel secolo scorso, hanno confermato le proprietà stimolanti dei suoi estratti sia a livello del fegato sia a livello della cistifellea.
Gli acidi biliari consentono la digestione degli acidi grassi e abbassano i livelli del colesterolo e dei trigliceridi nel sangue.
Possiede anche una dimostrata azione antiossidante ed epatoprotettrice, nel senso che protegge il fegato dai processi di ossidazione.
Da questo punto di vista il carciofo può essere considerato un rimedio dalle proprietà depurative che aiuta il corpo a non accumulare tossine.
Infatti il fegato è uno degli organi preposti alla depurazione dell’organismo; per questo promuovere la sua buona salute significa anche favorire la depurazione del corpo.
Inoltre le proprietà depurative del carciofo si basano anche sul fatto che è ricco in fibre e che grazie ai composti flavonici e ai sali minerali, in particolare potassio e magnesio, ha anche azione diuretica, promuovendo così la funzione depuratrice renale.
La capacità di stimolare la diuresi, l’attività del fegato e quella della cistifellea sono stati solo i primi aspetti su cui si è concentrata la ricerca sui benefici di questo ortaggio, che si è poi estesa ai suoi effetti sui grassi nel sangue, alla sua attività antiossidante e alle sue potenzialità in caso di diabete.
Al carciofo è stata infatti associato anche un effetto ipoglicemizzante.
Come accennato, il carciofo contiene anche molto ferro. Purtroppo però il ferro di origine vegetale è meno facilmente assimilabile rispetto a quello presente negli alimenti di origine animale; per aumentare la sua biodisponibilità è possibile sfruttare le proprietà degli acidi organici, come l’acido ascorbico, che è possibile aggiungere nelle ricette a base di carciofi sotto forma di succo di limone. Nel suo insieme quindi questa pianta esercita attività utili alla digestione.
Il carciofo, prezioso alleato nelle diete dimagranti
Un carciofo può contenere fino a un quarto delle fibre vegetali richieste giornalmente ed è perfetto per chi vuole dimagrire e combattere la cellulite. Le fibre infatti favoriscono la sensazione di sazietà, oltre naturalmente a regolarizzare la funzione intestinale.
Anche l’azione diuretica e depurativa, nonché la diminuzione dei grassi circolanti, concorrono a ridurre il peso corporeo in salute.
Via libera quindi alla fantasia in cucina: il carciofo si sposa bene con pasta, riso, carne e pesce, e può anche essere protagonista di sfiziose insalate e contorni.
Se cotto al vapore o, comunque, poco cotto mantiene molte delle sue proprietà salutari, anche se per beneficiarne al completo è preferibile assumere gli estratti della pianta che si possono trovare in farmacia