I prezzi del gas sono crollati dall’inizio dell’anno. Al massimo, erano 140 euro per megawattora; ora si aggirano intorno ai 24,8 euro/MWh, secondo il prezzo di chiusura di oggi. Questo valore ci riporta ai livelli di ottobre 2021.
Si tratta di una buona notizia per le famiglie e le imprese, nonché per i governi, che si sono trovati a sostenere le aziende e i cittadini nell’ultimo anno e mezzo, quando le bollette energetiche sono salite alle stelle.
Nel frattempo, in attesa di vedere quando e come il calo dei prezzi del gas avrà un impatto positivo anche sull’inflazione, è possibile fare alcune stime di risparmio sulla base degli attuali prezzi italiani.
Se l’attuale tendenza dovesse continuare, nel 2023 la riduzione dei costi per una famiglia media italiana potrebbe ammontare a circa 800-1.200 euro, sia per l’elettricità che per il gas naturale.
Benefici per l’economia domestica
L’aumento dei prezzi del gas rispetto al livello attuale rappresenta un incremento del 90%, ma è importante notare che siamo ancora lontani dai picchi dello scorso inverno, che hanno superato i 100 euro al metro cubo. I primi risparmi dovrebbero diventare evidenti a breve.
L’Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), responsabile per legge della revisione delle tariffe, ha annunciato il 4 giugno il nuovo prezzo della materia prima gas. Questo determinerà il costo del gas per il mese di maggio.
Il gas è il combustibile più utilizzato per la produzione di energia elettrica e quindi il suo prezzo influisce sulle tariffe elettriche. Arera annuncerà la prossima revisione delle tariffe alla fine di giugno. Le tariffe del gas e dell’elettricità continueranno probabilmente a scendere.
Questo sarà il momento di calcolare quanto denaro potrebbero risparmiare le famiglie, le imprese e persino le casse dello Stato.
Nel 2022 sono stati necessari 2.001 milioni di euro per sostenere il bonus elettrico e altri 1.830 milioni per il bonus gas, al fine di rafforzare i benefici sociali.