Bambina scomparsa a Firenze, la madre: “Ho detto ai carabinieri chi può averla presa”

Mentre continuano le ricerche di Cataleya, 5 anni, emergono nuovi dettagli sul caso della sua scomparsa. La bambina è scomparsa il 10 giugno, un sabato pomeriggio, da un hotel abbandonato che era stato occupato da 100 abusivi.

La bambina vive lì con la madre, una donna peruviana, e il fratello.

La madre della bambina, interrogata dalla polizia, ha fornito il nome di una persona che pensava potesse averla rapita.

“Qualcuno deve averla presa e portata via, perché è impossibile che si sia persa da sola”, ha detto la donna intervistata dal Tg1. “Ho detto ai carabinieri chi potrebbe essere la persona”.

Alcune persone che vivevano ancora nell’edificio occupato hanno detto alle autorità di aver visto l’ultima volta la bambina giocare in un cortile interno. Ma dopo un’accurata ricerca in tutte le aree disponibili, gli investigatori hanno concluso che la bambina non era tenuta lì.

La bambina viene descritta così: altezza 115 centimetri, occhi e capelli castani.Quando è scomparsa, indossava una maglietta bianca a maniche corte, pantaloni viola e scarpe nere.

La madre è stata portata in ospedale domenica mattina, da dove è tornata – a detta di chi la conosceva – in Galliano Street. Avrebbe preferito lasciare questo luogo il prima possibile, dato che lavorava in un piccolo supermercato del centro.

Si indaga su una telefonata del presunto sequestratore

La donna ha raccontato di aver ricevuto una telefonata in spagnolo da qualcuno che sosteneva di avere il bambina. Gli investigatori stanno verificando la segnalazione e utilizzando i cani da ricerca per cercare di verificarla.

La madre di Cata ha dichiarato: “Voglio dire a chi ha preso mia figlia che non dovrebbe sfogare i propri problemi su di lei. Questi problemi sono per gli adulti, non per i bambini”.

La mobilitazione dei tassisti

Anche i tassisti si mobilitano per le ricerche di Kataleya. “Ai nostri autisti che percorrono le strade di Firenze – dicono il presidente della Socota, Milko Signorini e il presidente della Cotafi, Claudio Giudici. – sono state inviate le foto della bambina, in modo che se notano qualcosa, possono fare subito una segnalazione alle forze dell’ordine. I tassisti faranno vedere la foto anche ai clienti. La speranza è di ampliare il raggio di azione e coinvolgere quante più persone nelle ricerche di Kataleya”.