Nicola Porro e Marco Travaglio, lo scontro senza freni dopo la morte di Silvio Berlusconi:

Nicola Porro attacca Marco Travaglio. Anche se la scomparsa di Silvio Berlusconi non ha frenato le critiche al suo lavoro da parte del direttore de Il Fatto Quotidiano, che è uno dei maggiori critici del Cav. Porro non ha gradito questo metodo di lavoro e lo ha attaccato per questo.

Le dichiarazioni di Travaglio su Berlusconi hanno scatenato i mal di pancia del conduttore di Quarta Repubblica, che su Twitter ha rilanciato un articolo pubblicato dal collega Claudio Romiti.

“E adesso che Berlusconi non c’è più, cosa faranno?”, ha tuonato Porro nel ‘cinguettio’ con cui ha lanciato il pezzo di Romiti intitolato “Il dramma di Travaglio & co: trovare un altro Berlusconi da odiare”.

D’altra parte, i giornalisti Travaglio e Porro interpretano il giornalismo in modo molto diverso e noto a tutti.

La morte del capo di Forza Italia, e il modo in cui è stata gestita dai due giornalisti, non ha fatto altro che evidenziare ancora una volta i loro diversi punti di vista.

La “beatificazione” di Berlusconi

Porro perseguita Travaglio da tempo. Solo tre giorni fa ha pubblicato sul suo blog il seguente articolo: “Imbarazzante beatificazione”. Travaglio si accanisce su Berlusconi”. Inutile riportare fedelmente il contenuto, lo si può immaginare. Ma che cosa aveva detto Marco Travaglio? Aveva sostenuto che ci fosse in corso una “beatificazione” di Berlusconi fuori luogo.

Quando muore qualcuno, in genere si esprimono le proprie condoglianze alla famiglia e agli amici. Si dovrebbe evitare di dire qualcosa di negativo fino a dopo il funerale.

Ma i social media hanno gonfiato questa storia a dismisura e abbiamo assistito a una giornata imbarazzante in cui i fatti sono stati completamente ignorati. Ecco perché sono costretto a dire quello che penso: Così Travaglio a Otto e Mezzo, talk timonato su La7 da Lilli Gruber.