Kata la bambina scomparsa a Firenze: la telefonata inquientante e il Dna prelevato

Le ricerche di Kata, la bambina di 5 anni scomparsa sabato 10 giugno dall’edificio in cui vive con la sua famiglia a Firenze.

Dopo il sopralluogo degli inquirenti nell’ex hotel Astor, inoltre, è stato prelevato lo spazzolino da denti della piccola Kata. Al momento c’è anche un mistero che riguarda una telefonata ricevuta dalla madre.

La telefonata inquietante

Il mistero della scomparsa della piccola Kata è alimentato anche da una telefonata della madre della bambina.

Il 16 giugno, infatti, la madre di Kata ha ricevuto una telefonata anonima. In sottofondo si sentiva una voce che sembrava quella di un bambino o di una bambina, e poi delle grida.

Gli investigatori stanno anche esaminando una telefonata che potrebbe provenire o meno dalla persona che ha rapito Kata. Non è chiaro se sia stata fatta da qualcuno con problemi mentali – che forse ha finto di essere il suo rapitore – o se provenga effettivamente dalle persone che l’hanno portata via.

Di certo, sono giorni di angoscia per la famiglia di Kata. I giornali locali riportano che, in seguito alla telefonata, la madre avrebbe avuto un malore.

Il racket e le faide interne all’ex hotel Astor

Sabato 10 giugno, Kata è scomparsa dall’ex Astor Hotel. La struttura occupata di Firenze dove vive la sua famiglia.

Sono emerse testimonianze e immagini di Kata prima della sua scomparsa, ma della bambina non c’è ancora traccia.

Gli inquirenti ritengono che l’ipotesi su cui stanno indagando – quella del sequestro a scopo di estorsione – rimanga valida: sembra infatti che ci sia un racket delle stanze dell’ex Hotel Astor tra due fazioni peruviane e rumene.

Attualmente, per motivi di sicurezza, i genitori di Kata sono stati trasferiti in un rifugio messo a disposizione dal comune.