Il raffreddore è il classico malanno di stagione che fa capolino con l’arrivo dei primi freddi. A volte arriva per colpa di una corrente d’aria o della pioggia, oppure è scatenato da brusche variazioni climatiche. In particolare la sua presenza è particolarmente molesta di sera, quando ci si corica e il naso chiuso rende difficile respirare da sdraiati.
Così, il rischio che ci si proietta davanti è quello di un’intera nottata insonne, o quasi, trascorsa fissando il soffitto o rigirandosi fra le lenzuola senza trovare pace, alla disperata ricerca della posizione migliore per una boccata d’aria.
Secondi gli esperti ci sarebbero, per fortuna, alcuni metodi per agevolare l’addormentamento e, di conseguenza, un buon riposo ristoratore. Per esempio, bere una bevanda calda prima di andare a letto è un ottimo modo per rilassare l’intero organismo e prepararlo al sonno. L’orario da privilegiare è all’incirca tra un’ora o mezz’ora prima di stendersi, in modo da lenire il mal di gola, che spesso accompagna il raffreddore, così come agevolare la decongestione delle vie aeree.
Una bella tazza di tè allo zenzero, per esempio, è super consigliata oppure semplicemente acqua calda con limone e un cucchiaio di miele. Saranno un autentico toccasana. È bene, poi, cercare di tenere la testa leggermente sollevata magari con due cuscini sotto il capo in modo da alleviare i sintomi più fastidiosi. Stare in posizione completamente orizzontale, infatti, determina un accumulo di muco in gola, che è la causa scatenante degli attacchi di tosse notturna.
Attenzione anche alla temperatura della stanza, che non deve essere né eccessivamente alta né troppo bassa. Il valore ideale è attorno ai 19°C. Se si sente freddo, meglio munirsi di qualche coperta da spostare in caso, nel corso della notte, si inizi a sudare. Il mentolo, infine, è un ottimo rimedio per placare i fastidi dovuti alla congestione: basta strofinarne una piccola quantità sul petto e sul collo prima di mettersi a nanna. Morfeo non tarderà a dare la sua buonanotte.
Echinacea contro il raffreddore
Echinacea è un Genere botanico di piante erbacee perenni, appartenenti alla famiglia delle Asteraceae e originarie del Nord America. Quella maggiormente studiata e impiegata per l’estrazione del fitocomplesso, è la specie E. purpurea.
L’echinacea costituisce senza dubbio il maggior esponente del gruppo delle piante adattogene immunostimolanti.
L’efficacia è stata studiata soprattutto in termini preventivi, comunque assai utili se consideriamo che la medicina ufficiale non è ancora in grado di curare il raffreddore in sé, ma soltanto di alleviarne i sintomi.
Nota: l’estratto di echinacea è sconsigliato: per più di 10 giorni, ai bambini tra 1 e 12 anni, in gravidanza e allattamento, e in terapia farmacologica (perché inibisce l’enzima ialuronidasi).
Sambuco e Tiglio contro il raffreddore
Dal Sambuco (Genere Sambucus) e dal Tiglio (Genere Tilia) si estraggono due rimedi naturali diaforetici, cioè capaci di indurre un aumento della sudorazione.
La sudorazione è un processo che può migliorare e velocizzare il decorso del raffreddore, a patto che non aumenti il rischio di peggioramenti dovuti a colpi d’aria e altri elementi nocivi per la condizione.