Nuova sconfitta per il governo: Giudice non convalida i trattenimenti: rilasciati sei migranti, scoppia lo scontro

Nuova Decisione del Tribunale di Catania: Sei Migranti Rilasciati a Pozzallo

Il Tribunale di Catania ha respinto la richiesta di convalida del trattenimento di sei migranti a Pozzallo, disposta dal Questore di Ragusa. Questo fatto avviene in seguito al “caso Apostolico”, in cui un altro giudice ha rigettato una richiesta simile riguardante quattro tunisini nel centro di accoglienza, mettendo in discussione il decreto del governo.

Il provvedimento è stato emesso dal giudice Rosario Cupri, collega del giudice Iolanda Apostolico, che ha preso una decisione simile il 29 settembre scorso. Gli avvocati Rosa Emanuela Lo Faro e Fabio Presenti hanno assistito i sei migranti. Le decisioni del giudice Cupri sono state simili tra loro per la somiglianza dei casi.

Uno dei procedimenti riguarda un 37enne tunisino sbarcato a Lampedusa il 3 ottobre e successivamente trasferito a Pozzallo. Il giudice ha sottolineato che il trattenimento di un richiedente protezione internazionale costituisce una misura coercitiva che limita la libertà di movimento e lo isola dal resto della popolazione.

Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha annunciato che verranno avviati immediatamente accertamenti sul caso Apostolico, definendoli “doverosi”.

Nel frattempo, la Lega ha condiviso un terzo video che mostra la giudice Apostolico durante una manifestazione del 2018, in cui si unì ai cori di protesta contro la decisione dell’allora Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, di impedire lo sbarco dei migranti dalla nave Diciotti. Le polemiche sul caso continuano.

“I magistrati sono costituzionalmente inamovibili, indipendenti e autonomi, ed è giusto che sia così, ma non sono insindacabili. La categoria dell’insindacabilità legata ad una corporazione la conosco solo in Iran per gli ayatollah”, ha commentato il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, ospite del Caffè della domenica di Maria Latella su radio 24.