Alluvione Emilia Romagna: il bilancio sale a 14 morti

Il bilancio delle vittime in Emilia-Romagna continua a salire, con 14 morti finora accertatii. Più di 10.000 residenti sono ancora sfollati a causa dei danni provocati dalla tempesta e dalle forti inondazioni.

I cittadini di intere frazioni di Ravenna sono stati evacuati. I danni sono stimati in miliardi.

Bonaccini: “Ricostruiremo tutto”. Il governo chiederà di attivare il Fondo di solidarietà europeo e il Cdm – previsto per il 23 maggio – dichiarerà lo stato di calamità. In questi giorni la pioggia ha devastato intere città e paesi: sono stati oltre 20 i fiumi esondati, 280 le frane e oltre 400 le strade interrotteIntanto.

Bonaccini: “Consumo del suolo? Non possiamo togliere diritti acquisiti”

“Il consumo di suolo è una questione controversa, e io ho scelto di restarne fuori. Credo che siamo l’unica Regione che ha fatto una legge sul consumo del suolo saldo zero, ma non può togliere i diritti acquisiti nel passato. Stiamo riducendo le previsioni di espansione che c’erano nei vecchi piani urbanistici”. Così il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini a Mattino Cinque su Canale 5. 

“Da tre giorni siamo isolati in collina”

“Abitiamo in collina a Rastigliano, piccola frazione di Pianoro, e da tre giorni siamo completamente isolati. Abbiamo una strada privata che è franata, stiamo aspettando che ci vengano a liberare la strada ma piove ancora. È da tre giorni che siamo completamente isolati. La frana ancora si muove e ci aspettiamo altri distacchi”.

Così a LaPresse Paola Boscolo, abitante di Rastigliano, nel Bolognese.

“Ieri è venuto l’assessore del Comune di Pianoro e ci hanno detto che verranno domani mattina, tempo permettendo. Noi abitiamo in collina, fortunatamente stiamo tutti bene ma a valle è una situazione pazzesca. Da qui vedo il fiume Savena che è una cosa mostruosa, i bacini non tengono più”, ha spiegato.

1.097 vigili del fuoco impegnati, 637 da altre regioni

In Emilia-Romagna sono 1.097 i vigili del fuoco impegnati in operazioni di soccorso, di cui 637 arrivati da altre regioni per aiutare. 302 sono al lavoro nella provincia di Forlì e 419 in quella di Ravenna, le aree dove permangono le situazioni più critiche.

Il Corpo di soccorso acquatico conta 300 soccorritori, 80 esperti in operazioni di pompaggio e drenaggio, 34 specialisti addestrati per il salvataggio fluviale in grotte e corsi d’acqua sotterranei e 25 sommozzatori.

Intanto il maltempo continua a imperversare sul Paese: allerta arancione per Lombardia e Abruzzo. Gialla, invece, per la Basilicata, le Marche, il Molise, il Piemonte e Toscana.