In seguito alle recenti controversie legate al comportamento di Angela Carini durante le Olimpiadi di Parigi 2024, la pugile italiana è diventata il volto della campagna pubblicitaria di Webuild, la società incaricata della costruzione del ponte sullo Stretto di Messina.
Questa scelta ha suscitato reazioni forti sui social media, dove molti utenti hanno espresso dubbi sulla sua idoneità come testimonial per uno spot televisivo di tale portata. Vediamo insieme le ragioni di queste critiche e cosa hanno scritto gli utenti su “X” (precedentemente noto come Twitter).
Angela Carini: dalle Olimpiadi alla Pubblicità
Angela Carini è la figura centrale della nuova campagna promossa dall’azienda che si occuperà della costruzione del ponte sullo Stretto di Messina. Tuttavia, la sua notorietà recente è legata all’episodio avvenuto durante le Olimpiadi di Parigi 2024, dove ha abbandonato l’incontro con l’algerina Imane Khelif dopo soli 45 secondi dall’inizio del match.
Questo episodio ha dato adito a una valanga di commenti ironici e critici su “X”, dove gli utenti hanno messo in dubbio la scelta di Carini come simbolo di una struttura che dovrebbe essere sinonimo di stabilità e durabilità.
La campagna pubblicitaria, intitolata “Webuild per lo sport. Costruire un sogno: storie di campionesse”, vede protagoniste, accanto a Carini, altre atlete italiane di grande valore, come la velista Caterina Banti, la judoka Alice Bellandi, le velociste Zaynab Dosso e Antonella Palmisano. Queste atlete sono state selezionate per rappresentare qualità come audacia, perseveranza, resilienza, tenacia e passione. Tuttavia, il pubblico sui social sembra non condividere la stessa opinione riguardo alla scelta della pugile.
La Tempesta sui Social
Le reazioni sui social media non si sono fatte attendere. Numerosi utenti hanno espresso il loro disappunto con commenti sarcastici e battute pungenti riguardanti Angela Carini come volto della campagna di Webuild: “Carini testimonial del Ponte sullo stretto. Molto indicata come scelta, una che non porta a termine un incontro per un’opera che non sarà mai portata a termine“, “Anche il Ponte crollerà dopo 46 secondi?“, “Se il Ponte avrà la stessa resistenza della Carini siamo in una botte di ferro“, “Il Ponte sullo Stretto, influenzato dalla pugile Angela Carini, testimonial di Webuild, azienda incaricata di costruire il ponte, ha già detto che il vento è troppo forte e non riesce a stare in piedi.”, “Il ponte sullo stretto di #Messina si farà. Ma i lavori verranno interrotti 45 secondi dopo la posa della prima pietra“.
E ancora: “La prima scelta era Schettino, poi ci sono state le olimpiadi“, “La pugile #Carini testimonial del #PonteSulloStretto. Nel senso che il progetto andrebbe ritirato“, “Certo che scegliere una testimonial che non sta in piedi per più di 46 secondi non è proprio di buon auspicio per il Ponte sullo Stretto“, “Quindi crollerà al primo pugno?“, “Giù in 46 secondi“, “Livello di affidabilità del Ponte: #AngelaCarini“.
Queste reazioni sottolineano la percezione pubblica della controversa scelta di Angela Carini come testimonial per un progetto di tale rilevanza, alimentando il dibattito sulla sua idoneità e l’immagine che essa proietta.