Sette persone sono state arrestate a Napoli con l’accusa di aver maltrattato, molestato e minacciato gli anziani che vivono in una casa di riposo situata nel quartiere Chiaia della città partenopea.
Gli operatori socio-sanitari (Oss) sono stati arrestati l’8 giugno per maltrattamenti continuati e aggravati nei confronti dei pazienti sotto la loro supervisione.
Lo scandalo si è concentrato sul centro di assistenza per anziani situato lungo Corso Vittorio Emanuele a Napoli, un luogo che sarebbe dovuto essere sicuro per i residenti e che invece è diventato la casa – o più precisamente la prigione – del dolore.
La Procura di Napoli ha accertato che gli anziani non solo vivevano in condizioni limite, ma subivano anche molestie e aggressioni da parte degli Oss.
L’indagine, che si è avvalsa di intercettazioni telefoniche di obiettivi ambientali, ha portato all’arresto di 7 persone accusate a vario titolo di maltrattamenti continuati e pluriaggravati.
Tra le vittime una donna di 100 anni
I carabinieri della compagnia di Napoli centro, con i colleghi dei vicini reparti Nil e Nas, hanno effettuato perquisizioni urgenti e controlli su persone e luoghi in una struttura per anziani situata al 656 di corso Vittorio Emanuele.
Sul posto erano presenti anche membri della Asl e carabinieri della sezione rilievi del Comando provinciale di Napoli.
Secondo quanto emerso, gli ospiti della struttura presi di mira dagli operatori sociosanitari hanno età compresa tra gli 80 e i 100 anni. Tra loro c’era una donna centenaria che, come gli altri pazienti del centro, veniva minacciata e umiliata ogni giorno da coloro che avrebbero dovuto prendersi cura di lore.
I Carabinieri della Stazione di Napoli Chiaia hanno condotto indagini che avrebbero evidenziato ripetute e quotidiane condotte di umiliazione, minacce, gravi violenze fisiche e psicologiche, nonché molteplici episodi di “deliberata indifferenza” verso i bisogni primari dei pazienti, come l’assistenza.