Asia Argento contro il MeToo e i media: “Il vero mostro è il movimento stesso

Piero Chiambretti è tornato con il programma Donne Sull’Orlo di Una Crisi di Nervi e, tra i volti fissi del cast, c’è anche Asia Argento.

Durante la puntata di ieri, l’attrice ha tenuto un monologo intenso in cui ha parlato del movimento #MeToo e delle accuse mediatiche che, nel 2018, le hanno costato il lavoro e la reputazione. Asia si riferiva in particolare alla decisione di X Factor di allontanarla dalla trasmissione a seguito delle accuse mosse da Jimmy Bennett.

Asia Argento: lo sfogo contro il MeToo e i media

“Il MeToo? Non ne posso più, mi ha davvero stancata. Inizialmente, il movimento voleva fermare un mostro, ma alla fine il vero mostro è diventato il MeToo stesso.

All’inizio sembrava un documentario di denuncia in stile Michael Moore, ma poi si è trasformato in una specie di film di bassa qualità, come Proposta indecente. E chi è il vero colpevole? I media. Sono loro i veri criminali di questa storia, perché invece di sostenere le vittime come me, che hanno denunciato, hanno manipolato e distorto le nostre storie, distruggendo la vita di molte persone.

Perché lo hanno fatto? Per vendere più copie o attirare più clic sul web? Io stessa sono stata trasformata da vittima a carnefice da un articolo di giornale che mi accusava, senza che ci fosse alcun procedimento legale contro di me.

Ho perso il lavoro, ma ancora più grave è stato il danno alla mia reputazione. Il pubblico ha creduto a queste accuse, perché alla gente piace indignarsi contro le celebrità. Non perché siano realmente interessati alla giustizia morale, ma perché amano spiare i peccati dei cosiddetti ‘vip’. Questo li fa sentire migliori?

Nel frattempo, il tribunale mediatico è diventato uno strumento di potere per gli uomini, che lo usano per riaffermare il loro dominio sulle donne, colpendole nei loro diritti. Qual è stata la prima cosa messa in discussione negli Stati Uniti dopo il MeToo? L’aborto, signori miei. Sì, mi vedono come colei che ha dato inizio a questo movimento globale, ma io non mi sento né una paladina né una vittima. Tuttavia, ho imparato molto da questa vicenda. Tanto che posso affermare, con la forza di un antico giudizio: ‘Chi è senza peccato, scagli la prima accusa’. Ma questa volta, contro se stesso!”