Aumento dei Casi di Dengue in Italia: Nuovo Vaccino Disponibile e Consigli

L’Italia sta vivendo un aumento dei casi di Dengue, con particolare attenzione ai casi autoctoni, ovvero quelli non legati a persone che hanno soggiornato in zone endemiche per la malattia, trasmessa dalle zanzare. Tuttavia, una buona notizia è che da alcuni mesi è disponibile un nuovo vaccino in grado di proteggere dalle quattro tipologie di malattia.

Claudio Venturelli, entomologo dell’Ausl della Romagna, esperto principalmente di zanzare, ha fornito alcune raccomandazioni su chi dovrebbe considerare la somministrazione di questo nuovo vaccino in un’intervista a Virgilio Notizie.

Attualmente, in Italia sono stati identificati 208 casi di Dengue, con la maggior parte di essi concentrati in Lombardia (71 casi) e nel Lazio. In Lombardia risiedono anche 19 delle 21 persone colpite dal virus che può portare alla temuta “febbre spaccaossa”, una forma potenzialmente mortale.

Il nuovo vaccino, al contrario del precedente Q Dengue prodotto in Francia che era autorizzato solo per coloro che avevano già contratto la malattia, copre tutte e quattro le tipologie del virus.

Chi dovrebbe considerare il vaccino anti-Dengue? Venturelli consiglia di valutare attentamente la somministrazione solo per coloro che hanno programmi di viaggio verso aree dove l’epidemia di Dengue è endemica, come il Brasile, la Bolivia, l’Argentina e Cuba, dove quest’anno si sono verificati molti casi.

Il vaccino è raccomandato per una fascia d’età compresa tra i 4 e i 60 anni, ma non per i bambini sotto i 4 anni, né per le donne in gravidanza o in allattamento, né per coloro che sono ipersensibili a uno dei componenti.

Tuttavia, Venturelli sottolinea che al momento in Italia e in Europa, il problema della Dengue non è così elevato, quindi non tutti dovrebbero considerare la vaccinazione.

Per coloro che pianificano viaggi in zone a rischio, è consigliabile verificare le indicazioni specifiche sul sito Viaggiare Sicuri del Ministero degli Esteri o sul sito del Ministero della Salute.

Venturelli conclude sottolineando l’importanza di combattere la proliferazione delle zanzare, sottolineando che tutti i cittadini, oltre alle autorità, dovrebbero contribuire a evitare la formazione di nuovi focolai di zanzare, attraverso pratiche come l’eliminazione di acqua stagnante nei sottovasi o nei giardini. Anche una maggiore comunicazione sul ruolo individuale e piani di disinfestazione specifici messi in atto dalle amministrazioni sono essenziali per controllare la diffusione delle zanzare.

Infine, l’esperto mette in evidenza come fattori ambientali, come le abbondanti piogge in primavera e l’umidità, abbiano contribuito all’aumento delle zanzare.

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