Nella notte tra martedì e mercoledì 14 giugno a Treviso, un’auto elettrica è esplosa in un garage cancellando parte della casa e danneggiando la proprietà del vicino. La causa è ancora sconosciuta, ma finché non si saprà, i proprietari di casa sono costretti ad allontanarsi dalle loro abitazioni perché non sono più sicure.
Un’auto elettrica, una Renault Zoe del 2020, è stata trovata nel garage di un condominio il 7 aprile di quest’anno e non era stata collegata alla presa di corrente.
Intorno all’una di notte, però, l’autovettura ha iniziato a bruciare improvvisamente, allarmando il quartiere.
L’esplosione ha distrutto il box che ospitava l’auto, rendendolo inabitabile.
Un’auto parcheggiata nelle vicinanze è stata danneggiata e anche l’abitazione dei vicini vicina al cottage coinvolto ha subito danni.
L’esplosione dell’auto elettrica ha messo fuori uso una vicina centrale Enel e ha causato un blackout in tutta la zona.
I residenti sono stati scossi dall’esplosione e sono usciti dalle loro case. Hanno aspettato che i vigili del fuoco e la polizia arrivassero sul posto.
Poiché la casa è stata ritenuta inabitabile dai vigili del fuoco e il figlio ha solo 3 anni, sono costretti a fare i bagagli e ad andarsene.
“Ho sentito un botto molto violento e quando mi sono svegliato sono sceso per vedere cosa stava succedendo”, ha raccontato l’uomo. “L’auto ha preso subito fuoco”. Arrivai a casa solo in tempo per chiamare mia moglie e dirle che doveva prendere il bambino e partire immediatamente.
Dopo il botto “anche i vicini sono usciti, spaventatissimi – continua – per fortuna che i Vigili del Fuoco sono stati rapidi ad arrivare e ad arginare le fiamme”.
Le cause dell’esplosione
“L’auto ha sempre funzionato bene”, spiegano i due proprietari, “era parcheggiata al solito posto” e non in carica.
Gli investigatori ipotizzano che la batteria al litio possa aver contribuito all’incendio, ma non ne sono ancora certi.