Il famoso cuoco Gabriele Rubini, meglio conosciuto come Chef Rubio, ha denunciato tramite i social media di essere stato aggredito e picchiato da un gruppo di persone di fronte alla sua abitazione a Frascati, nei pressi di Roma. Chef Rubio, che non ha mai celato il suo supporto alla causa palestinese, ha descritto gli aggressori come “terroristi ebrei sionisti”.
Dettagli sull’Incidente
L’episodio si è verificato nella notte del 15 maggio. Chef Rubio ha condiviso che è stato attaccato brutalmente: gli aggressori hanno bloccato il cancello elettrico della sua casa e lo hanno assalito, come mostra un video dove appare con il volto gravemente ferito e insanguinato. Ha anche postato foto che ritraggono l’interno della sua auto con i vetri infranti e macchie di sangue.
Nonostante l’aggressione, non sono state presentate denunce ufficiali alle autorità, ma l’evento è stato ampiamente documentato da Rubio su X (precedentemente noto come Twitter).
Reazioni e Solidarietà
Le immagini dell’aggressione hanno rapidamente circolato sui social media, scatenando un’ondata di solidarietà. Chef Rubio ha ricevuto molti messaggi di supporto, specialmente da parte degli studenti pro-Palestina dell’Università La Sapienza di Roma. Gli studenti, che sostengono la causa palestinese, hanno manifestato il loro appoggio scendendo in strada con uno striscione che esprimeva solidarietà nei confronti di Chef Rubio, vittima di quello che hanno definito un attacco da parte di “una squadraccia sionista”.
Contesto Recente
Nei mesi scorsi, Rubini è stato oggetto di indagini per istigazione all’odio razziale a causa di post considerati antisemiti. In un’occasione, è stato fermato dalla polizia mentre trasportava una tanica piena di sangue animale in occasione di un sit-in pro-Palestina contro Israele. Questi eventi evidenziano il clima di tensione che circonda le sue attività e opinioni pubbliche.