Fabio Maria Damato, braccio operativo di Chiara Ferragni, da lei descritto in “The Ferragnez” come “colonna portante della mia attività professionale, mi supporta in ogni aspetto del lavoro”, è diventato oggetto di attenzione pubblica a seguito dello scandalo Pandoro, che ha poi dato avvio a una fase turbolenta nel matrimonio tra Chiara Ferragni e Fedez.
Secondo alcune indiscrezioni circolate a fine dicembre, riportate da Linkiesta, sembrerebbe che Fedez non nutrisse grande simpatia per Damato, al punto da desiderare il suo allontanamento. Le accuse mosse nei suoi confronti, le stesse attribuite a Ferragni, includono frode aggravata legata non solo al famigerato caso Pandoro, ma anche a quello delle uova pasquali Dolci Preziosi e della bambola Trudi.
Damato riveste il ruolo di direttore generale di The Blonde Salad e Chiara Ferragni Collection ed è rimasto lontano dalla scena pubblica e dai social network per diversi mesi. La sua collaborazione con Chiara Ferragni dura da oltre sei anni, periodo durante il quale ha consolidato un’impressionante carriera nel campo del giornalismo di moda, preceduta da studi in Economia Aziendale presso l’Università Bocconi di Milano, conclusi nel 2008. Prima di essere soci in affari, loro due condividono un legame di amicizia.
Come evidenziato nella sua biografia su Instagram, il direttore generale fa parte anche del comitato esecutivo del Camera Moda Fashion Trust ed è coinvolto nella produzione di “Unposted”, il documentario che racconta la vita di Chiara Ferragni attraverso momenti mai apparsi sui social. Ha inoltre curato gli outfit dell’influencer per il Festival di Sanremo 2023.