Ora la startup toscana è in grado di certficare la compensazione di CO2 delle aziende virtuose. La lunga ricerca scientifica ha misurato che i 12 ettari gestiti da Ager Oliva e recuperati dall’abbandono assorbono in media 15 tonnellate l’anno di CO2 in più rispetto alla situazione in cui versavano.
Ager Oliva, startup toscana che salva gli ulivi abbandonati con l’obiettivo di restituire vita al patrimonio olivicolo della Regione, è la prima azienda agricola che permette di compensare la CO2 prodotta dalle aziende e di certificare tale compensazione. Il modello, primo in Italia, coniuga la sostenibilità ambientale, con quella sociale.
Per ogni azienda che adotta un campo di ulivi, Ager Oliva rilascia un certificato di adozione e l’attestato di compensazione. Quest’ultimo sarà redatto dall’ufficio tecnico competente. Sulla carta può sembrare un processo banale, ma tale risultato deriva da mesi di lavoro e ricerca scientifica. Grazie infatti a un Istituto di Ricerca affiliato al CNR è stato possibile definire quanta CO2 sia in grado di assorbire un campo di ulivi che viene salvato dall’abbandono: non più alberi ricoperti da pruni ed edera, ma piante libere di respirare a pieni polmoni.
Lo studio effettuato dai ricercatori sui campi di Ager Oliva, indica che per ogni ettaro recuperato saranno assorbite circa 15 tonnellate di anidride carbonica in più all’anno rispetto a quando le stesse piante erano abbandonate. Può sembrare un numero sterile, ma è l’equivalente delle emissioni di una famiglia di tre persone in un anno. Un risultato sorprendente, ma per il quale lo staff di Ager Oliva ha dedicato tanto impegno e dedizione e che con i suoi 12 ettari gestiti può affermare di aver aumentato l’assorbimento del nostro pianeta di circa 270.000 kg di CO2/anno (l’equivalente di 27 auto).
Afferma Tommaso Dami, fondatore di Ager Oliva: «Il prodotto che ad oggi possiamo offrire alle aziende non ha pari: un pacchetto che permette alle aziende di ricevere Olio E.V.O. Biologico, abbattere il proprio impatto ambientale, detrarre i costi e fare green marketing. Non dimentichiamoci inoltre che Ager Oliva contribuisce al recupero del territorio, alla produzione di olio e alla creazione di posti di lavoro». Tutto ciò rende Ager Oliva un’azienda che sa stare al passo con i tempi, sapendo come interpretare le necessità dei suoi clienti, tanto delle aziende quanto dei privati.
Già diverse aziende stanno adottando ulivi in Toscana, nomi conosciuti come Credit Agricole, Sorgenia e CPL Concordia e, come ci tiene a sottolineare Dami: «Spesso le aziende si avvicinano a noi senza conoscere a fondo la nostra realtà ma quando poi vengono sul campo a verificare il nostro lavoro non possono fare a meno di innamorarsi realmente del progetto. Apprezziamo molto che i nostri non siano semplici clienti ma veri e propri sostenitori».