La trombosi venosa profonda è una patologia causata dalla formazione di un coagulo di sangue (trombo) in grado di ostruire il torrente circolatorio in una o in diverse vene profonde dell’organismo. ll rischio dell’insufficienza venosa è difficile da prevedere.
Saper riconoscere in maniera tempestiva i sintomi di una trombosi è fondamentale per la lotta alla malattia; con una diagnosi precoce, infatti, la trombosi può venire trattata efficacemente, evitando l’insorgenza di più gravi complicazioni.
Quali sono, dunque, i campanelli d’allarme a cui bisogna prestare attenzione?
Spesso le trombosi si verificano a livello degli arti inferiori. I sintomi più frequenti sono:
- una sensazione di caldo
- dolore, soprattutto dietro al polpaccio
- intorpedimento e arrossamento della zona
- un aumento del volume.
Dal trombo venoso si possono anche staccare degli emboli, ovvero dei frammenti, che possono raggiungere il polmone: “Il sintomo principale dell’embolia polmonare è un’improvvisa difficoltà a respirare (detta dispnea), in particolare sotto sforzo (per esempio quando si cammina o si corre) ma anche a riposo.
Il dolore toracico è un altro sintomo, e può anche aversi, seppur meno frequentemente, tosse con espettorato di sangue. Infine, fate attenzione a tosse, saliva e muco con tracce di sangue. Alcune embolie polmonari possono essere mortali, quindi con campanelli d’allarme così seri recatevi tempestivamente al pronto soccorso.
Contraccetevi orali
L’assunzione di contraccettivi orali è legata a un maggior rischio di trombosi. Questi farmaci riducono i livelli di proteine che mantengono il sangue più fluido (proteine anticoagulanti). L’assunzione di contraccettivi da parte di donne con predisposizione genetica alla trombosi, che siano obese o in sovrappeso e dipendenti dal fumo di sigaretta, le espone a un rischio ancora maggiore.