L’Elleboro (Helleborus), meglio conosciuto col nome di Rosa di Natale. è una pianta perenne rizomatosa appartenente alla famiglia delle Ranucolaceae che comprende circa trenta varietà.
Proveniente dalle zone mediterranee, la specie è caratterizzata da fiori di diverse tonalità, dal bianco al porpora, al rosa fino al verde pallido.
Fin dall’antichità sono note le proprietà allucinogene e la tossicità dell’Elleboro: il suo nome, dal greco, significa infatti ferita di cibo mortale. Il carattere nocivo della pianta è dovuto ad alcune sostanze presenti in tutte le sue parti: per questo, non solo è necessario evitare di ingerire l’Elleboro ma è anche consigliato indossare dei guanti per manipolarlo in sicurezza.
I fiori sono di grandi dimensioni e possono arrivare a misurare anche 8cm di diametro. Al termine della fioritura la pianta si spoglia completamente per trasformarsi in un cespuglio verde, che comunque continua ad avere una generale armonia delle forme.
Coltivazione dell’Elleboro
L’Elleboro, con i suoi fiori delicati ed estremamente ornamentali è la pianta ideale per abbellire sia il giardino che il terrazzo.
La caratteristica fioritura avviene tra novembre e aprile mentre la messa a dimora può essere eseguita da settembre a maggio, oppure in primavera nelle zone con estati calde e secche.
Se si preferisce la coltivazione in vaso, bisogna scegliere dei contenitori ampi per favorire lo sviluppo delle radici, generalmente molto grandi.
Molto resistente al freddo ma amante della luce, l’Elleboro predilige un’esposizione a mezz’ombra e un terreno ben drenato, ricco di humus e sempre fresco. Da evitare un terriccio troppo pesante e argilloso.
Una volta spuntate, le piante di Elleboro non richiedono cure particolarmente complicate, ma crescono e si sviluppano per molti anni nello stesso punto dove sono state collocate.
Molta attenzione è richiesta dalle radici, che devono essere alimentate con irrigazioni frequenti e regolari.
Per mantenere la Rosa di Natale in buona salute, è inoltre necessario eliminare le foglie secche e i fiori appassiti. Decisamente utile è anche la divisione regolare dei ciuffi, che assicura una fioritura abbondante.
Il terreno, infine, può essere mantenuto fertile somministrando periodicamente del fertilizzante organico e realizzando una pacciamatura della terra con delle foglie morte.