La domanda sorge spontanea: era davvero necessario? Per Flavio Briatore, la risposta è sì. In una recente intervista con il Corriere della Sera, l’imprenditore ha confermato che entro la fine dell’estate il suo “Crazy Pizza” arriverà a Napoli.
Sembra che il momento sia finalmente giunto. Anche nella patria della pizza Margherita si potrà gustare la famosa (e discussa) pizza a partire da 17 euro. Briatore ha difeso la sua scelta di prezzo, ma sui social è scoppiata una ribellione fatta di commenti velenosi. Vediamo i dettagli.
Flavio Briatore annuncia la pizza a 17 euro
Inizialmente prevista per maggio, poi slittata a luglio, ora Briatore assicura che “Crazy Pizza” aprirà a Napoli entro la fine dell’estate. La notizia ha diviso l’opinione pubblica, data la polemica sui prezzi delle sue pizze, un piatto tradizionalmente legato al popolo napoletano. Tentare di insegnare ai napoletani come fare (e quanto pagare) una pizza potrebbe essere un boomerang. Ma Briatore non sembra preoccupato.
“Apriremo alla fine dell’estate,” conferma l’ex marito di Elisabetta Gregoraci. E insiste sul prezzo: la pizza Margherita costerà 17 euro, come a Milano. “17 euro, niente di esagerato. Non lo dico per provocazione, ma perché credo che il prezzo sia giusto per una buona pizza in un locale di lusso, con personale qualificato, dj set e divertimento,” ha dichiarato.
Nel “Crazy Pizza” di Napoli, come a Milano, ci saranno prezzi elevati. Per esempio, la pizza con Pata Negra Joselito iberico costerà 65 euro. Non sorprende che il web si stia ribellando.
I commenti pungenti del web
“Ti aspettano a braccia aperte per spiegarti che la qualità è diversa dal lusso,” scrive un utente su Facebook rivolgendosi a Briatore. “La pizza è sempre stata un pasto completo a costi ridotti perché socialmente utile… Nella qualità del prodotto unico al mondo risiede la vera forza. Vedremo quanti sceglieranno il lusso e quanti la bontà al giusto prezzo.” Altri commenti sono ancora più polemici.
“Personalmente, la pizza di lusso se la può tenere!” esclama un utente, “La pizza è buona e bella ‘povera’, mangiata doppia sulle scalinate delle città. Cibo da strada bello, buono e divertente.” E c’è chi chiude la diatriba con battute come “La porto da casa” o “Mangiala tu! E buon appetito.” Alcuni commenti esagerano, come spesso accade sul web. Ma il punto è che i social non sembrano approvare questa operazione extra-lusso di Briatore. La pizza, dopotutto, appartiene al popolo.