La bulimia nervosa può danneggiare il sorriso di una persona. L’erosione causata dal vomito autoindotto può portare a sensibilità dentale, perdita di volume e di forma dei denti. I denti appaiono gialli quando perdono parte della loro struttura a causa del costante rigurgito. Con il passare del tempo questo comporta anche problemi di masticazione.
Il National Institute of Mental Health statunitense definisce i disturbi alimentari come anoressia nervosa, bulimia e fame compulsiva.
Tutti e tre i disturbi hanno conseguenze negative per la bocca. Chi soffre di anoressia nervosa, un grave disturbo alimentare in cui si è gravemente sottopeso o si rischia di diventarlo a causa della malnutrizione. Molte persone affette da bulimia manifestano il loro disagio anche attraverso comportamenti distruttivi rivolti a se stesse: possono ricorrere a pratiche dannose come il vomito indotto (malattia da reflusso gastroesofageo) o l’uso di additivi/rimotivi acidi che erodono lo smalto durante le fasi di abbuffata.
I soggetti affetti da disturbi alimentari spesso mangiano troppo poco, fanno troppo esercizio fisico e abusano di diuretici per liberarsi del peso in eccesso.
La bulimia è caratterizzata da un’alimentazione eccessiva che si verifica più volte alla settimana o, nei casi più gravi, quotidianamente.
La bulimia nervosa è un disturbo alimentare che comprende un ciclo di abbuffate (consumo di quantità insolitamente elevate di cibo) e spurgo. Gli studi dimostrano che l’89% dei bulimici presenta segni di danni ai denti a causa del vomito autoindotto associato a questa condizione.
La fame compulsiva è stata definita come dipendenza dal cibo. La bulimia nervosa comporta il consumo di quantità abnormi di cibo (abbuffate), seguito dal tentativo di eliminare le calorie assunte ed evitare l’aumento di peso. A differenza dei bulimici, che ricorrono al vomito o ai lassativi per liberarsi dei chili in eccesso, chi soffre di disturbo da abbuffata non si purga dopo essersi ingozzato di cibo.
Cosa fare quando i succhi gastrici intaccano lo smalto dei denti?
È importante adottare misure per proteggere i denti e la bocca dall’acidità. Alcune cose che si possono fare:
- Dopo un episodio di vomito, sciacquare la bocca con acqua e un cucchiaino di bicarbonato, questo aiuta a riequilibrare il pH, riportandolo a valori neutri e contrastando l’azione dei succhi gastrici acidi.
- Per evitare di danneggiare ulteriormente i denti, già sotto costanti attacchi acidi, è consigliabile evitare spazzolini a setole medie/dure e scegliere un dentifricio che, oltre al fluoro, contenga molecole remineralizzanti e desensibilizzanti, in modo da contrastare il più possibile l’insorgere della sensibilità dentale e proteggere lo smalto.
- Eseguire secondo consiglio del proprio odontoiatra un protocollo remineralizzante e desensibilizzante “d’urto” che preveda sedute alla poltrona e trattamenti domiciliari
- Applicare sui denti una mousse remineralizzante, ad esempio Curasept Biosmalto Carie abrasione & erosione, per quattro o cinque minuti e poi rimuoverne l’eccesso senza risciacquare. Il procedimento va ripetuto due o tre volte al giorno per almeno un mese, anche in base a protocolli specifici creati ad hoc in base al singolo caso.
Se paragoniamo le conseguenze sulla salute dei disturbi alimentari a problemi di salute orale come la carie, diventa chiaro che i disturbi alimentari causano danni maggiori all’organismo.
Tuttavia, la vergogna e i sensi di colpa spesso associati a tali disordini rendono difficile farsi aiutare da uno specialista in salute mentale. I pazienti che si rivolgono al proprio dentista per farsi consigliare trattamenti per sensibilità e danni ai denti verranno osservati non solo per problemi di salute orale, ma anche per quanto riguarda la loro salute generale. Questo potrebbe essere il primo passo per ricevere aiuto.