L’ipertensione è una malattia silenziosa. Ciò significa che di solito non ci sono sintomi specifici che avvertono il paziente che la pressione arteriosa è superiore alla norma, a parte qualche sporadico mal di testa o palpitazioni occasionali. Di solito ci si accorge di essere ipertesi misurando casualmente la pressione arteriosa nello studio medico o dal farmacista.
La pressione sanguigna viene misurata con uno sfigmomanometro, un dispositivo che misura la pressione sanguigna. Assomiglia a uno stetoscopio e utilizza un bracciale per premere sul braccio ed esercitare una pressione. Il braccio viene tenuto in verticale o all’altezza del cuore, a seconda del dispositivo utilizzato.
L’intervallo raccomandato per la pressione arteriosa negli adulti è compreso tra 120/80 e 130/85 mmHg per la massima e 70-80 mmHg per la minima. L’intervallo normale è considerato da 115/75 a 145/90 mmHg, mentre il limite superiore è considerato superiore a 140/90 mmHg.
La pressione arteriosa nei bambini di età inferiore ai 18 anni deve essere mantenuta inferiore a 120/80 mmHg e superiore a 130/85 mmHg (compresi). Nei bambini di età compresa tra i 9 e i 18 anni, la pressione arteriosa deve essere mantenuta tra 120-130/85 mmHg (inclusi).
L’ipertensione è una malattia che negli ultimi anni è diventata molto diffusa e pericolosa. Infatti, può causare altre malattie che interessano l’intero organismo: il sistema cardiovascolare, il sistema cerebrovascolare, il sistema renale e gli occhi. Pertanto, è molto importante diagnosticare precocemente e trattare correttamente l’ipertensione per evitare che si sviluppi in altre malattie.
Dieta iposodica e cellulite
Questa è una delle cause dirette della cellulite. Infatti, la formazione di edemi può essere responsabile della sua comparsa.
Colesterolo
Una dieta a basso contenuto di sodio è anche una dieta a basso contenuto di grassi. Poiché gli alimenti che contengono più sodio sono banditi da questo regime dietetico, applicandolo aiuteremo inevitabilmente a ridurre anche i nostri livelli di colesterolo.
Patologie epatiche
Una dieta a basso contenuto di sodio può contribuire a ridurre l’accumulo di liquidi nella cavità addominale, noto come ascite. Questo fenomeno è spesso associato alla cirrosi e ad altre gravi malattie del fegato.
Patologie renali
I pazienti renali possono seguire una dieta a basso contenuto di sodio e ad alto contenuto di potassio e fosforo per ridurre l’affaticamento.
La dieta iposodica per l’ipertensione
La dieta iposodica per l’ipertensione ha diversi obiettivi. Uno di questi è la riduzione dei grassi, riducendo gli alimenti che contengono grassi e colesterolo. Se siete obesi o in sovrappeso, potreste dover ridurre drasticamente la quantità di grassi nella vostra dieta scegliendo frutta e verdura in grandi quantità.
Il vero nemico della pressione arteriosa a tavola, tuttavia, è il sodio. Questo si trova sotto forma di sale da cucina, ma non solo. Infatti, molte persone non si rendono conto che la maggior parte degli alimenti che si consumano normalmente contengono sodio, anche se in forme e nomi diversi: cloruro di sodio, glutammato di sodio e bicarbonato di sodio sono tutti potenzialmente pericolosi per l’iperteso.
Quando si leggono diciture simili a queste nelle etichette degli alimenti, bisogna fare attenzione a non aggiungere sale al cibo che si sta per consumare.
La persona ipertesa non deve abolire del tutto il sale. Piuttosto, è importante che eviti di aggiungere sale da cucina agli alimenti che sono già di per sé salati. È bene che chi soffre di pressione alta eviti o riduca anche l’assunzione di alcuni alimenti ad alto contenuto di sodio, come ad esempio:
- i cibi in scatola, che notoriamente sono conservati con il sale
- i dadi per le minestre
- i formaggi stagionati, ai quali è più indicato preferire quelli freschi, anche per il basso contenuto di colesterolo
- le salse tipo ketchup e similari
- gli insaccati
- i dolci industriali
- in generale tutto ciò che è evidentemente pieno di sale (patatine fritte, mais tostato, arachidi salate, ecc.)
Invece di usare il sale, si possono usare condimenti più sani e sicuri per l’organismo. Ad esempio: cipolle, aglio, rosmarino (che in realtà è un’erba), peperoncino e salvia.
Tuttavia, evitate le preparazioni arrostite che indicano chiaramente l’aggiunta di sale nella loro composizione. Ricordate inoltre che, riducendo gradualmente l’assunzione di cibi salati nel corso del tempo, vi abituerete a mangiare con meno sale e questo non vi rallenterà più!
Se non riuscite a rinunciare completamente al sale, esistono alternative a basso contenuto di sodio; consultate il vostro cardiologo per sapere qual è la soluzione migliore per la vostra condizione specifica.