La Banca Centrale Europea ha recentemente designato un’istituzione bancaria italiana come uno dei pilastri europei della solidità finanziaria, basandosi su precisi requisiti di capitale individuale noti come Pillar 2 Requirements (P2R).
Secondo la vigilanza della BCE, è stata stilata una classifica delle banche più robuste, evidenziando una notevole presenza delle banche italiane che hanno superato molti altri grandi istituti del Vecchio Continente.
Tra queste, Credem ha ottenuto il prestigioso riconoscimento come migliore banca, considerata tra le più solide. Secondo la valutazione della BCE, Credem, in pari merito con la francese Sfil (Société de Financement Local), è stata identificata come una delle due banche “a minor rischio” in Europa, poiché per il 2024 è stata richiesta loro solo un’aggiunta di capitale dell’1%.
Prima di esplorare in dettaglio la classifica delle banche più solide secondo la Banca Centrale Europea (BCE), è fondamentale comprendere i criteri che hanno portato alla creazione di questa graduatoria. I dati forniti dalla BCE evidenziano che tutte le banche analizzate superano i requisiti patrimoniali minimi.
I requisiti presi in considerazione includono i cosiddetti Pillar 2 Requirements (P2R) e quelli relativi al secondo pilastro per il rischio di leva finanziaria eccessiva (P2R-LR).
Il P2R rappresenta un requisito patrimoniale specifico per ciascuna banca, applicato in aggiunta al requisito patrimoniale minimo, noto come “primo pilastro”, nel caso in cui quest’ultimo non copra determinati rischi o li sottostimi.
Questo parametro è giuridicamente vincolante e l’inosservanza può portare a misure di vigilanza e sanzioni per gli istituti di credito.
Il P2R-LR, invece, indica il rapporto tra il capitale di classe 1 e l’esposizione complessiva del coefficiente di leva finanziaria di una banca. Questo calcolo considera le attività e le voci fuori bilancio, indipendentemente dal loro livello di rischio.
Ecco la recente classifica delle banche solide, con Credem e la francese Sfil (Société de Financement Local) in testa. Tra le prime dieci, spiccano anche Kutxabank dalla Spagna, seguita da Bankinter.
La Banca Mediolanum si piazza al quinto posto, seguita da DekaBank, HASPA Finanzholding e Intesa Sanpaolo S.p.A. Investeringsmaatschappij Argenta NV e Nordea Bank Abp chiudono la top 10.
Tra le banche italiane, dopo Credem, Mediolanum e Intesa Sanpaolo, si colloca Mediobanca al 25º posto europeo, con un valore dell’1,82%. Finecobank si attesta al 2% e Unicredit al 2%, rispettivamente sesta e settima tra le banche italiane. Monte dei Paschi di Siena e Popolare di Sondrio chiudono la lista italiana con un P2R al 2,75% e 2,79%.
Altre banche ben posizionate includono Ing, tredicesima con un requisito dell’1,65%, e le spagnole Bbva e Santander al quattordicesimo e quindicesimo posto con l’1,68% e l’1,74%. Crédit Agricole e Bnp Paribas si collocano al 19º e 22º posto tra le banche francesi, mentre Commerzbank, SocGen, Bper, Cassa Centrale Banca e Banco Bpm hanno requisiti di capitale individuale rispettivamente al 2,45%, 2,50% e 2,52%.
La soddisfazione di Credem
Credem esprime grande soddisfazione e entusiasmo per il suo primato nella classifica stilata dalla BCE. Angelo Campani, direttore generale, ha accolto con orgoglio questa posizione di vertice.
“Nel ricevere questo riconoscimento dalla BCE, conferma dei nostri elevati standard di solidità, siamo pieni di orgoglio”, ha commentato il direttore generale. “Questa solidità non solo garantisce ai nostri clienti una sicurezza tangibile, ma costituisce anche la base fondamentale per il nostro percorso di crescita sana e sostenibile.
Ci basiamo sull’impegno e sulla competenza delle nostre persone, mirando alla creazione costante di valore nel tempo e alla diffusione di benessere tra tutti coloro che fanno parte del nostro gruppo.”