Il rapper milanese Emis Killa, 35 anni, è al centro di un’inchiesta che lo vede indagato per associazione a delinquere.
Il nome dell’artista, noto per brani come L’erba cattiva (2012) e Supereroe (2018), è emerso nell’ambito dell’operazione “Doppia curva”, condotta dalla Procura di Milano, che ha portato anche a un Daspo, un provvedimento che gli vieta di assistere alle partite di calcio allo stadio.
A seguito delle indagini, gli agenti di polizia hanno effettuato una perquisizione nella sua abitazione a Vimercate, dove sono stati trovati diversi oggetti compromettenti. Tra questi, sette coltelli e tre tirapugni, oltre a 40 mila euro in contanti, che hanno sollevato ulteriori interrogativi sulla sua posizione.
La notizia arriva a pochi giorni dal suo esordio al Festival di Sanremo, in programma dal prossimo 11 febbraio.
Emis Killa figura infatti tra i concorrenti della 75esima edizione della kermesse canora, ma l’imminente partecipazione del rapper potrebbe generare discussioni e polemiche, vista la situazione legale in cui si trova attualmente.
Mentre il rapper si prepara ad affrontare la scena musicale più prestigiosa d’Italia, l’attenzione mediatica sulla sua persona non può che crescere, alimentata dalle vicende giudiziarie che lo coinvolgono.
Sarà interessante capire come la sua presenza al festival verrà accolta dal pubblico e dalla critica, considerando il contesto che lo circonda.