C’è un’immagine che Francesco Gabbani non riesce a togliersi dalla mente. Un ricordo che risale alla sua infanzia, quando il piccolo Francesco, con il nonno accanto, si siede davanti alla televisione per guardare il Festival di Sanremo.
Era l’edizione del 1987, e tra le immagini che scorrevano sullo schermo, una in particolare ha segnato il suo cammino. «Mi ricordo di quando Sergio Caputo si esibiva con “Garibaldi Innamorato”», racconta il cantautore. «In quel momento, ho pensato che sarebbe stato fantastico essere al suo posto». Quella visione lo ha seguito nei suoi anni di carriera, un sogno che ha alimentato la sua passione per la musica e il palco.
Anni dopo, nel 2017, Francesco Gabbani ha vissuto una sorta di “sogno ad occhi aperti” quando ha vinto il Festival di Sanremo con la sua celebre canzone “Occidentali’s Karma”. Ricorda bene quel momento, «ero dietro le quinte con la statuetta in mano, e in un istante mi sono ritrovato a riflettere sulla mia infanzia.
La scena era la stessa, il salotto, il mio sguardo fisso sulla televisione, e mi sono visto in quel posto, proprio come quel bambino che guardava il Festival con il nonno».
Da quel momento in poi, ogni volta che ha messo piede sul palco dell’Ariston, Gabbani ha avuto la sensazione che quella scena, quella memoria, fosse sempre lì a fargli compagnia. Un’esperienza quasi mistica, che il cantante paragona a uno “stargate”, un portale che lo riporta indietro nel tempo, facendolo immergere nei ricordi di un’infanzia che ha segnato in modo indelebile la sua carriera.
“Viva la Vita”: Un Nuovo Capitolo di Riflessioni e Sogni
Quest’anno, Gabbani torna in gara con la canzone “Viva la vita”, un brano che si presenta come una ballad dalle sonorità classiche, arricchita dall’accompagnamento di un’orchestra che sostiene il testo riflessivo.
La canzone celebra la vita in tutta la sua complessità, tra alti e bassi, attimo dopo attimo, anche quando lascia cicatrici e segni. «Ho sempre cercato di scavare dentro me stesso per cercare il significato della nostra esistenza», racconta Gabbani.
«In questo brano, canto la serenità nell’accettare che, pur non conoscendo le risposte, dobbiamo essere grati per la vita stessa. Un po’ come nell’antichità, quando l’uomo cercava risposte nella religione. Oggi, la risposta è spesso nel materialismo e nell’arrivismo, ma io preferisco seguire una strada diversa».
Queste parole di Gabbani richiamano un profondo viaggio interiore, ma non si tratta di una ricerca religiosa, né di un’attività strettamente spirituale. «Non seguo nessun dogma, nemmeno la filosofia buddista», precisa Gabbani.
«Non è neanche una questione di spiritualità nel senso tradizionale del termine. Piuttosto, pratico meditazione e cerco di guardare all’Oriente con la mia lente, imparando a guardarmi dentro, a sentirmi parte di un tutto, e non solo in relazione ad esso».
La Filosofia di Tiziano Terzani: Un Complice Silenzioso
Una delle influenze più significative nella vita di Francesco Gabbani arriva dalle letture di Tiziano Terzani, scrittore e giornalista italiano, che nel suo libro “Un altro giro di giostra” racconta con saggezza e profondità il suo percorso di vita e di riflessione, anche di fronte alla malattia.
«Terzani è stato un complice in questo mio percorso interiore», ammette il cantante. «Nel suo libro c’è la riflessione sull’accettazione della malattia e sulla ricerca del senso dell’esistenza attraverso la semplificazione della vita. Non è importante accumulare ricchezze o cose materiali.
C’è una sorta di serenità nel non avere bisogno di tutto ciò». Gabbani si rivede in questa visione, vivendo a stretto contatto con la natura nelle montagne che circondano Carrara, il suo luogo di residenza.
«Mi sveglio ogni giorno presto, guardo l’alba dal bosco, vedo i caprioli tra gli ulivi. La mia vita non è fatta di ambizioni materialistiche come comprare un attico a Milano, ma del desiderio di autosufficienza». Per il cantante, il vero obiettivo è quello di essere indipendente, coltivare la propria terra e produrre l’energia necessaria per vivere. Al momento, Gabbani possiede alcuni ulivi, ma non sono sufficienti per produrre olio in grandi quantità.
Il Primo Sanremo: Emozioni e Rivelazioni
La prima esperienza di Francesco Gabbani al Festival di Sanremo, risalente al 2016, non è di certo un ricordo che ha dimenticato facilmente.
In quell’edizione, Gabbani era tra i concorrenti delle Nuove Proposte, ma non riuscì subito ad accedere alla finale a causa di un errore nel sistema di votazione. Nonostante ciò, la sua determinazione lo portò a rimanere in gara, e, alla fine, con la canzone “Amen“, riuscì a vincere.
«La sensazione che ho provato è stata davvero intensa», ricorda Gabbani. «Ero passato dalla delusione della sconfitta alla speranza di una seconda opportunità, e poi alla gioia della vittoria. È stato un percorso che mi ha cambiato e che mi ha fatto crescere come artista e come persona».
“Dalla Tua Parte”: Il Nuovo Album
Dopo il successo al Festival, Francesco Gabbani si prepara a tornare sulla scena con un nuovo album, intitolato “Dalla tua parte”, che uscirà subito dopo il Festival. Il disco sarà accompagnato da un tour che partirà dal 15 marzo e che porterà Gabbani a esibirsi nei palazzetti d’Italia. Il titolo dell’album, però, non è legato a un singolo brano specifico.
«È il concetto che mi sta a cuore: quando una canzone viene pubblicata, smette di essere solo mia. È diventata di chi l’ascolta, che ne fa sua l’interpretazione», spiega l’artista. Gabbani aveva anche pensato di aggiungere un punto interrogativo nel titolo, come se volesse invitare il pubblico a riflettere su cosa ne pensano loro, su cosa pensano della sua musica e del suo messaggio.
Francesco Gabbani continua il suo percorso artistico con una visione profonda della vita e della musica. Con un cuore aperto alla riflessione e uno sguardo sempre rivolto verso il futuro, l’artista riesce a trasmettere nei suoi brani una sensazione di autenticità e consapevolezza, facendo di ogni sua canzone un piccolo viaggio interiore per chiunque sia disposto ad ascoltarlo.