Il “fungo killer” Candida auris ha fatto la sua ultima vittima in Italia: un uomo di 79 anni che ha contratto l’infezione mentre era in visita in Grecia.
È stato trasferito all’Ospedale Sacco 10 giorni fa, dopo essere stato ricoverato all’estero per mesi in terapia intensiva a causa di un ictus.
Con il passare dei mesi, ha sviluppato una serie di complicazioni, tra cui shock settico e sepsi. Gli esami di laboratorio condotti presso la struttura del capoluogo lombardo hanno rivelato che era positiva a diversi agenti patogeni (come i funghi), oltre che alla micosi.
Cos’è il “fungo killer” Candida auris
La Candida auris è una specie di fungo isolata per la prima volta nel 2009 dal condotto uditivo di un paziente giapponese.
Gli scienziati hanno incontrato per la prima volta l’agente patogeno nel 1996: quell’anno è stato individuato in campioni provenienti dalla Corea del Sud.
Sebbene la maggior parte dei casi di Candida sia superficiale, sono state riscontrate forme invasive in diverse parti del corpo, tra cui lesioni cutanee e superfici mucose all’interno delle vie respiratorie o dell’apparato digerente. In rari casi, quando il fungo infetta organi vitali come il cuore o i polmoni, si possono sviluppare malattie gravi che causano condizioni come la pericardite (infiammazione intorno al cuore) e la polmonite.
I pazienti anziani con patologie pregresse e già in cattive condizioni di salute possono essere particolarmente vulnerabili alla candidemia.
I sintomi di Candida auris
I sintomi dell’infezione da “fungo killer” possono non essere riconosciuti immediatamente, soprattutto nei casi in cui i sintomi della malattia impediscono una diagnosi corretta.
Le infezioni del sangue, dell’addome o delle orecchie sono segnali di allarme nei pazienti ricoverati. Tuttavia, solo attraverso la coltura dei fluidi corporei è possibile determinare l’agente patogeno che ha causato l’infezione.
Ulteriori esami per confermare la presenza di Candida auris possono verificare se il fungo è resistente ai farmaci antimicotici.
Casi e vittime di Candida auris in Italia
Sono ancora necessarie nuove ricerche per capire meglio come funziona il ciclo di vita della Candida auris e quali rischi comporta per gli individui e per il sistema sanitario in generale.
Ogni giorno si compiono nuovi sforzi per prevenire la diffusione di questa epidemia, che potrebbe colpire i presidi sanitari come uno tsunami.
Nel suo rapporto, l’ECDC ha lanciato un allarme sulle nuove epidemie. A febbraio 2022 erano stati segnalati alle autorità sanitarie oltre 300 casi di malattia. La maggior parte di questi si è verificata in Liguria e in Emilia-Romagna. Il “fungo killer” si è diffuso all’interno delle unità di terapia intensiva che trattano i pazienti infetti da Covid-19, peggiorando ulteriormente le loro condizioni. In diversi casi, come quello rilevato a Milano, un paziente è morto dopo aver contratto il fungo durante il ricovero.