Tredici donne hanno denunciato l’iconico attore francese Gérard Depardieu per abusi sessuali.
Dall’anno scorso Depardieu è indagato per “stupro” e “violenza sessuale”, ma le nuove testimonianze – che riguarderebbero abusi perpetrati durante le riprese di 11 film o serie televisive tra il 2004 e il 2022 – si aggiungono a un dossier giudiziario già complesso.
Charlotte Arnould ha denunciato per la prima volta i presunti abusi di Depardieu nell’agosto 2018, ma l’attore ha negato qualsiasi illecito attraverso i suoi avvocati.
L’indagine di Mediapart comprende tredici testimonianze di donne che affermano di essere state oggetto di gesti o dichiarazioni sessuali inappropriate sul set di undici film e programmi televisivi usciti tra il 2004 e il 2022.
Secondo il sito web investigativo, tre di queste donne hanno testimoniato davanti ai giudici che indagavano sulla guida in stato di ebbrezza, ma nessuna di loro ha voluto sporgere denuncia contro di lui.
La testimonianza dell’attrice Sarah Brooks, che ha lavorato con Depardieu nella serie Netflix “Marseille” nel 2015, è eloquente. In quella prima esperienza cinematografica come ventenne che interpretava Lolita – mezza nuda e china su di lui per servire lo champagne – dice di essere stata “innamorata” del suo co-protagonista.
In un’intervista rilasciata alla testata francese Mediapart, l’attrice ha raccontato che, dopo aver scattato una foto con il gruppo di produzione, Depardieu le ha infilato la mano nei pantaloncini dicendo “Cos’è questo?” e facendo “un grande e bizzarro rantolo”.
Aggiunge di aver tolto la mano dell’attore “una prima volta”, ma lui ha insistito infilandola nuovamente “nelle mutande” della giovane e cercando di palparle il sedere. “Gliel’ho tolta una seconda volta e ho detto ad alta voce: c’è Gégé (Depardieu) che allunga le mani nei miei pantaloncini”.
A quel punto lui avrebbe risposto: “E allora? Pensavo che volessi sfondare nel mondo del cinema?”. “Tutti si sono messi a ridere – continua l’attrice nella testimonianza alla giornalista Marine Turchi – io stavo malissimo: è stato super umiliante”.