Giornata della Terra 2023, è urgente investire sul Pianeta

L’appello è globale e urgente: “Investire sul nostro Pianeta” perché “investire in un’economia verde è l’unica via per un futuro sano, prospero ed equo”.

Il tema della Giornata mondiale della Terra di quest’anno, che si celebra ogni 22 aprile dal 1970, richiama l’attenzione del mondo sulla necessità di conservare le risorse naturali e di promuovere la salvaguardia del nostro pianeta contro i cambiamenti climatici.

Earthday.org, il movimento globale che organizza la Giornata della terra e recluta i movimenti ambientalisti in tutto il mondo, punta a coinvolgere governi, istituzioni, imprese e oltre un miliardo di cittadini che ormai partecipano ogni anno a questa manifestazione affinché ciascuno faccia la propria parte perché “tutti siamo responsabili”.

Giornata della Terra, urge investire sul Pianeta

E a ricordarcelo è anche la Giornata del sovrasfruttamento delle risorse naturali che anticipiamo ogni anno. Il nostro stile di vita, infatti, sta causando un progressivo esaurimento della Terra e delle sue risorse.

In Italia, gli 1,5 milioni di ettari di terreno in cui si producono alimenti che finiscono nella spazzatura del consumatore – cioè quelli in cui si producono 524,1 grammi di cibo sprecato pro capite – equivalgono alle aree agricole utilizzate di Emilia-Romagna e Veneto messe insieme, calcola Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability.

E’ come se le intere zone di produzione delle due regioni producessero cibo destinato a non essere mai consumato, spiega l’Osservatorio.La superficie agricola utilizzata in Italia, rileva l’indagine su dati 2021 della Coldiretti, è diminuita del 28%, il che si traduce in 400 milioni di chilogrammi di produzione in meno. Per investire nel Pianeta, è necessario prevenire gli sprechi alimentari domestici.

 Si prevede che la popolazione mondiale raggiungerà i 10 miliardi di persone entro il 2050 e la terra coltivabile sta diventando sempre più scarsa.

Per Waste Watcher International, è necessario raggiungere l’obiettivo 12.3 dell’Agenda 2030 di ridurre lo spreco alimentare del 50%. Per raggiungere questo obiettivo è necessario investire nell’educazione alimentare a livello mondiale.

L’Unicef stima che un miliardo di bambini sarà colpito dai cambiamenti climatici.

Inquinamento, scarsità d’acqua ed eventi meteorologici estremi minacciano la salute di tutti i bambini. Si stima che nel 2040 il 25% dei bambini del mondo vivrà in aree dove non c’è abbastanza acqua. In Italia, entro il 2050 molti bambini saranno esposti a ondate di calore sempre più frequenti.