È ormai noto che il grano importato dal Canada può essere contaminato da tracce di glifosato, un erbicida il cui uso è consentito in questo Paese. Quanto grano canadese importa l’Italia?
Secondo i dati diffusi da Coldiretti Puglia, la più grande associazione di categoria agricola italiana, nel gennaio 2023 le importazioni di grano duro dal Canada sono aumentate di sei volte rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Il glifosato viene utilizzato in Canada come disseccante prima del raccolto, pratica vietata in Italia.
Non solo è un rischio per la nostra salute, visto che tracce del diserbante finiscono poi nei prodotti a base di grano, ma è anche una concorrenza sleale nei confronti degli agricoltori italiani che non usano questo “aiuto tossico” nelle loro coltivazioni.
Che fine fa il grano canadese importato in Italia?
Una volta che il grano canadese arriva in Italia, dove va a finire? Il grano viene venduto principalmente per il consumo locale o esportato?
Anche se non abbiamo una risposta definitiva, è possibile che alcune marche di pasta italiana contengano grano canadese (perché molte usano miscele UE e non UE).
Tuttavia, riteniamo di poter rassicurare parzialmente i consumatori segnalando che sono in corso diversi controlli sulla filiera del grano e che alcune spedizioni dall’estero sono state fermate e sono risultate contaminate.
Come evitare il grano canadese nei prodotti
Il modo migliore per evitare il grano canadese è acquistare pasta prodotta con grano italiano al 100% quando possibile e leggere sempre le etichette dei prodotti per conoscere la provenienza della materia prima.