I Soliti Ignoti a rischio trasloco su Nove dopo l’omissione del rinnovo da parte della Rai

Lo scorso ottobre, un apparente disguido amministrativo ha portato alla scadenza dei diritti per la realizzazione del popolare game show “I Soliti Ignoti”, senza che la Rai procedesse al rinnovo. La trasmissione, che ruota attorno a una cifra milionaria e costituisce uno dei pilastri del palinsesto di Rai1, si è trovata improvvisamente al centro di un’inaspettata disputa di mercato.

Secondo quanto riportato da “Il Foglio”, l’errore non sarebbe dovuto a un disinteresse verso il programma ma piuttosto a una svista, aggravata da un atteggiamento considerato obsoleto che anima i dirigenti della tv pubblica, descritto come “mentalità da duopolio”. Questo approccio avrebbe fatto sì che i dirigenti non considerassero la possibilità che una rete concorrente potesse mostrare interesse per il format.

La situazione ha assunto una nuova dimensione quando la rete Nove ha mostrato un concreto interesse per il format, mettendo in moto gli allarmi in casa Rai. Secondo AdnKronos, “a Viale Mazzini si è corsi ai ripari organizzando un nuovo incontro con i vertici della casa di produzione per discutere i diritti del programma”.

La questione economica gioca un ruolo non trascurabile nella vicenda. Come riportato da DavideMaggio.it, il costo per ogni puntata del game è stimato attorno ai 50.000 euro, una spesa gestibile per una produzione televisiva di successo come “I Soliti Ignoti”. Con l’incertezza attuale, Endemol—che produce anche “Affari Tuoi” e fa parte del gruppo Banijay—ha l’opportunità di aumentare il prezzo dei diritti, specie in un momento delicato per la Rai, recentemente scossa dalla perdita di uno dei suoi conduttori di punta.

Questo scenario mette in luce quanto sia critica una gestione attenta e prospettica dei diritti televisivi, soprattutto per format di grande successo e attrattiva come “I Soliti Ignoti”. La Rai si trova ora in una posizione di svantaggio, costretta a negoziare in una situazione di potenziale urgenza, il che potrebbe portare a un aumento dei costi o, nel peggiore dei casi, alla perdita di uno show amatissimo dal pubblico italiano. L’episodio serve da monito sull’importanza di anticipare le mosse della concorrenza e di rinnovare tempestivamente gli accordi per i format di successo.

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