L’allattamento al seno va oltre l’apporto nutrizionale del latte materno: è un’occasione speciale per le madri di comunicare con i propri figli e trasferire loro informazioni preziose come i ritmi circadiani.
Secondo la Società Italiana di Neonatologia, nell’attuale scenario solo il 47% dei neonati viene allattato in modo esclusivo fino a due-tre mesi di età. Il latte materno è un vero e proprio sistema biologico dinamico che cambia non solo di giorno in giorno ma anche nell’arco delle singole giornate.
Così, il latte del mattino contiene cortisolo e aminoacidi in grado di stimolare la veglia nel neonato, mentre il latte notturno invece è ricco di melatonina e triptofano, che favoriscono il sonno. Nella promozione dell’allattamento, i neonatologi sottolineano l’importanza del ruolo del padre: può essere un supporto emotivo e pratico per la madre e filtrare le interferenze negative dal mondo esterno.
Il latte materno prodotto durante le ore notturne è stato studiato e si è osservato che presenta concentrazioni più elevate di melatonina e triptofano rispetto a quello prodotto durante il giorno.
Ecco un breve approfondimento su questi due componenti:
- Melatonina: La melatonina è un ormone prodotto naturalmente dal corpo e spesso chiamato “ormone del sonno”. Aiuta a regolare il ciclo sonno-veglia e a promuovere il sonno. Si trova in concentrazioni più elevate nel latte materno notturno, il che può contribuire a stabilizzare il ritmo circadiano del neonato.
- Triptofano: Il triptofano è un aminoacido essenziale che è un precursore della serotonina, che a sua volta viene convertita in melatonina. Il triptofano è noto per promuovere una sensazione di calma e sonnolenza, contribuendo così a facilitare il sonno.
Questi componenti naturali possono contribuire a creare un ambiente favorevole al sonno per il neonato, specialmente durante la notte quando il corpo tende naturalmente a rilasciare melatonina.
Tuttavia, è importante sottolineare che non tutte le madri sperimentano questa variazione nelle concentrazioni di melatonina e triptofano nel loro latte, e che i livelli possono variare da madre a madre. Inoltre, la melatonina presente nel latte materno è in quantità molto piccole rispetto a quella prodotta dal cervello, quindi non si tratta di una fonte significativa di melatonina per il neonato.
In ogni caso, il latte materno è sempre un alimento prezioso e benefico per il neonato, sia durante il giorno che durante la notte.