Le mele, appartenenti alla famiglia delle Rosacee, sono tra i frutti più amati a livello mondiale e vengono coltivate in ogni angolo del pianeta.
Un importante studio condotto da Sandoval-Ramírez nel 2020 ha confermato che consumare la mela intera, compresa la buccia, è correlato a un significativo ridotto rischio di mortalità dovuta a malattie cardiovascolari, cardiopatia ischemica, ictus e grave calcificazione dell’aorta gastrica.
Inoltre, si è osservato un abbassamento dei livelli di una proteina infiammatoria chiamata C-reattiva (PCR).
Questi benefici sono attribuiti alla capacità delle mele di abbassare il colesterolo LDL (il cosiddetto “colesterolo cattivo”), la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa, e di aumentare il colesterolo HDL (il “colesterolo buono”) e la funzionalità endoteliale, che indica il corretto funzionamento delle arterie. Queste scoperte sono state corroborate da numerose altre ricerche scientifiche.
Mele e Salute Cardiovascolare: Evidenze Scientifiche
La revisione scientifica ha anche sottolineato che diversi studi indicano che il consumo giornaliero di almeno una mela intera (100-150 g) può notevolmente ridurre il rischio di mortalità associato alle malattie cardiovascolari.
Le proprietà cardioprotettive della mela sono attribuite a vari composti attivi, in particolare i polifenoli, abbondanti nella polpa e nella buccia del frutto.
Questi contribuiscono al miglioramento della pressione arteriosa, della funzione endoteliale e della rigidità arteriosa nelle persone a rischio di malattie cardiovascolari. I polifenoli agiscono come potenti antiossidanti, proteggendo le cellule del nostro organismo dai danni.
Ulteriori ricerche citate nella revisione hanno confermato che i benefici delle mele per il cuore sono principalmente attribuibili alla presenza di flavonoidi, che sono particolarmente concentrati nella buccia. Questi flavonoidi rappresentano un’altra categoria di potenti antiossidanti.
Uno studio condotto da Bondonno e colleghi ha dimostrato che il consumo di mele con buccia può migliorare la salute delle arterie, la pressione arteriosa e la rigidità arteriosa in individui a rischio di malattie cardiovascolari.
Nonostante la forma liquida del succo di mela sia popolare, è importante notare che essa manca della pectina e di altri componenti presenti nella buccia, portando a concludere che il succo di mela chiaro potrebbe non essere un sostituto adeguato del frutto intero in termini di benefici per la salute cardiovascolare.
Composti bioattivi presenti nella mela
I polifenoli contenuti nelle mele offrono una serie di benefici terapeutici oltre alla protezione dalle malattie cardiovascolari.
Questi composti giocano un ruolo nella prevenzione di malattie degenerative sempre più comuni nel contesto moderno, come demenza, Alzheimer, Parkinson e sclerosi multipla. Inoltre, i polifenoli della mela influenzano positivamente il microbiota intestinale, ossia la comunità di batteri nell’intestino, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari.
Studi indicano che la concentrazione di polifenoli nell’estratto di buccia di mela è significativamente superiore rispetto a quella nella sola polpa del frutto, rappresentando una fonte preziosa di benefici per la salute.
In particolare, uno studio condotto su topi ha evidenziato che l’assunzione di estratti di buccia e polpa di mela ha portato a una riduzione della pressione sanguigna, miglioramento della funzione endoteliale e del metabolismo lipidico, nonché una maggiore sensibilità all’insulina.
Un ulteriore studio del 2017 ha dimostrato che la buccia di mela ha un impatto positivo sui livelli di zucchero nel sangue, colesterolo totale, LDL, trigliceridi, azoto ureico, insulina e dimetilarginina asimmetrica in topi affetti da sindrome metabolica.
In conclusione, incoraggiare l’assunzione di mele intere, compresa la buccia, è particolarmente significativo per le persone, specialmente per coloro che hanno già ricevuto una diagnosi di malattie cardiovascolari. Questa pratica alimentare può migliorare i livelli di colesterolo, ridurre la pressione sanguigna e prevenire l’infiammazione.
È importante sottolineare, tuttavia, che consumare frutta con la buccia è sicuro solo se proviene da fonti biologiche o coltivazioni convenzionali che non fanno uso di pesticidi o altre sostanze chimiche nocive durante la produzione, altrimenti i residui possono accumularsi in modo pericoloso proprio nella buccia.