Il principe Harry ha chiesto, tramite i suoi avvocati, che il gruppo editoriale del tabloid Daily Mirror gli paghi 320.000 sterline, ovvero 372.000 euro, come risarcimento nell’ambito di un processo a Londra per le accuse di spionaggio e intercettazioni illegali intantata da Henry secondogenito di re Carlo III e da altri vip in relazione a storie e rivelazioni pubblicate fra il 1995 e il 2011.
In una dichiarazione pubblicata sul sito della BBC, gli avvocati sostengono che 33 articoli pubblicati dal Mirror Group Newspapers hanno violato la privacy dei loro clienti.
I dettagli sugli importi sono stati resi noti l’ultimo giorno della deposizione di Harry, durata sei ore all’inizio del mese scorso, durante la quale ha testimoniato presso l’Alta Corte di Londra.
La rischiesta di risarcimento parte da un massimo di 30.000 sterline per un articolo relativo alla rottura tra il principe Harry e Chelsy Davy.
Le numerose storie dei tabloid sul rapporto fallimentare del principe con la moglie, come molte altre pubblicate su di lui, si basavano su intercettazioni e invasioni della privacy da parte di investigatori privati.
La decisione su questo caso legale, che fa parte della crociata di Harry contro l’invasione della privacy e l’ingiusta persecuzione da parte dei tabloid nel perseguire storie scandalistiche popolari, è attesa entro pochi mesi.